Reddito di cittadinanza, proteste e polemiche: opposizioni all’attacco

31/07/2023

Le polemiche e i timori di tensioni sociali riguardanti lo stop al reddito di cittadinanza deciso dal governo continuano a crescere con la prima protesta – svoltasi in maniera del tutto pacifica – a Napoli, di fronte la sede dell’Inps. 

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Le polemiche e i timori di tensioni sociali riguardanti lo stop al reddito di cittadinanza deciso dal governo continuano a crescere. Mentre le opposizioni attaccano il governo Meloni, quest’ultimo cerca di difendere con fermezza le sue scelte. La situazione è particolarmente preoccupante secondo la Cgil, che avverte che “centinaia di migliaia di persone potrebbero ritrovarsi senza sostegni” nei prossimi giorni. Tuttavia, sembra che il numero effettivo di coloro che perderanno il sussidio potrebbe essere inferiore rispetto a quanto previsto nella Relazione tecnica alla legge che istituisce l’Assegno di inclusione.

Nel frattempo, la protesta di stamattina davanti alla sede dell’Inps a Napoli ha aggiunto tensioni alla situazione. La preoccupazione e l’incertezza riguardanti la sicurezza economica di molti cittadini stanno crescendo, e il dibattito politico su come affrontare la questione del reddito di cittadinanza continua ad essere acceso.

La protesta di Napoli

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La protesta contro lo stop al reddito di cittadinanza si è svolta in modo pacifico questa mattina davanti alla sede dell’Inps nel capoluogo campano, in via De Gasperi. Circa cinquanta persone hanno partecipato alla manifestazione, esponendo striscioni con slogan come “Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù”. L’evento è stato organizzato da Potere al Popolo, in collaborazione con il sindacato Usb.

Durante il presidio, una delegazione dei manifestanti ha avuto un incontro con il direttore dell’ufficio Inps di Napoli, Roberto Bafundi, per ottenere chiarimenti sui tempi delle nuove misure che sostituiranno il reddito di cittadinanza. Secondo Giuliano Granato, uno dei responsabili di Potere al Popolo, il governo Meloni sta attaccando i più vulnerabili:

Siamo di fronte all’attacco del governo Meloni ai poveri e al diritto di sopravvivenza.

Gilda Panico, presidente dell’ordine professionale degli assistenti sociali in Campania, ha sottolineato la confusione causata dall’Inps:

La confusione ha solo il nome Inps, che ha inviato gli sms in cui dice della presa in carico dei servizi sociali. Purtroppo questa dicitura ha fatto scoppiare i servizi, perché il cittadino va ai servizi sociali ma i Comuni non possono dare risposte.

Tuttavia, al momento non si segnalano problemi o situazioni di criticità negli uffici dei servizi sociali del Comune di Napoli. La situazione rimane monitorata mentre si attendono ulteriori sviluppi riguardanti il reddito di cittadinanza e le misure alternative proposte dal governo.