Reddito di Cittadinanza: è stato un fallimento?

Giorgia Meloni ha detto la sua per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza e i suoi 4 anni di operato. La conclusione è stata di un totale fallimento della misura. Vediamo per filo e per segno le parole della premier al convegno della CGIL.

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Il Reddito di Cittadinanza è da sempre stato additato come il principale colpevole della situazione del mondo lavoro in Italia. Ma è stato realmente così? Le parole di Giorgia Meloni a riguardo non lasciano trasparire buone idee per quanto riguarda il Reddito. Approfondiamo la questione insieme.

Reddito di Cittadinanza: storia di un fallimento?

reddito cittt Era il lontano 2019 quando il neo instauratosi governo giallo-verde ha deciso di implementare il Reddito di Cittadinanza, la misura di welfare più discussa e chiaccherata della storia recente. Il Rdc è stato croce e delizia dei governi Conte, in particolare per quanto riguarda il periodo della pandemia. D’altro canto però ha creato grandi malumori per delle problematiche susseguenti.

Reddito di Cittadinanza: cosa non ha funzionato?

Il malumore principale è quello della mancata occupazione dei beneficiari. In teoria la misura era orientata all’erogare un reddito a famiglie bisognose, con lo scopo finale di trovare un’occupazione a queste. Gli incaricati erano i navigator ma il loro operato è stato messo in discussione per immobilismo.

Centri per l’occupazione: unico problema?

Ma sono stati i centri per l’occupazione il vero problema? Non sempre è stato così, in particolare per quanto riguarda i controlli sulla misura, che spesso sono stati labili e non approfonditi. Sono molte le vicende di erogazioni illecite che hanno fatto storcere il naso a milioni di lavoratori italiani.

Rdc: qual è l’opinione di Giorgia Meloni?

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Cosa ne pensa la premier Giorgia Meloni del Reddito di Cittadinanza? All’ultimo convegno della CGIL è stato esposto quanto segue:

Vedete, il reddito di cittadinanza è una misura che ha fallito gli obiettivi per i quali era nata perché c’era a monte un errore: mettere nello stesso calderone chi poteva lavorare e chi non poteva farlo.