Pensioni Aprile: quando saranno pagate?

27/03/2023

Si avvicina il momento del pagamento delle pensioni per il mese di Aprile. La data di partenza dei pagamenti sui conti correnti è stata fissata per il 3 Aprile, mentre per quanto riguarda il ritiro in contanti questo sarà possibile dal 1 al 6 Aprile.

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Le pensioni di aprile 2023 saranno disponibili in due momenti diversi, a seconda della modalità di erogazione. Dal 1º aprile al 6 aprile verranno distribuite in contanti agli sportelli postali, sui conti correnti la pensione arriverà il 3 Aprile 2023. Gli importi spettanti saranno più elevati grazie al tasso di rivalutazione. Approfondiamo insieme la vicenda.

Pagamento pensioni Aprile 23: ecco il calendario

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Vediamo il calendario dei pagamenti delle pensioni per il mese di Aprile 2023 secondo quanto riportato da Poste Italiane. Come abbiamo già anticipato, il pagamento avverrà con il ritiro in contanti da 1° al 6 Aprile 2023, mentre con accredito sul conto corrente dal 3 Aprile 2023. Per il ritiro cash vi sarà la classica turnazione per ordine alfabetico.

Pensioni: come controllare il cedolino?

Vediamo ora come sarà possibile controllare l’effettivo accredito della pensione sul cedolino. L’operazione è molto semplice e può essere svolta anche con l’aiuto del CAF di riferimento. E’ necessario accedere al portale tramite le proprie credenziali Cie, Cns o Spid e verificare la certificazione unica.

Pensioni 2023: via alle rivalutazioni

Dal mese di Marzo 2023, le pensioni sono oggetto di importanti rivalutazioni che seguono l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo. La Legge di Bilancio ha deliberato un ricalcolo pari al 7,3% ma questo non sarà uguale per tutti.

Rivalutazione pensioni: ecco le fasce di aumento

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Quelle riportate di seguito sono le fasce di aumento delle pensioni stando a quanto indicato nella Legge di Bilancio.

L’adeguamento sarà applicato al:

  • 100% del 7,3% sulle pensioni fino a 2.101,52 euro, ovvero fino quattro volte il minimo lordo, fissato a 525,38 euro per tutti e a 600 euro per gli over 75;
  • all’85% del 7,3% (6,2%) tra quattro e cinque volte il minimo lordo (quindi tra 2.101,52 e 2.626,90 euro);
  • al 53% del 7,3% (3,9%) tra cinque e sei volte il minimo lordo (tra 2.627 e 3.152 euro);
  • al 47% del 7,3% (3,4%) tra sei e otto volte il minimo (tra 3.152 e 4.203 euro);
  • al 37% del 7,3% (2,7%) tra otto e dieci volte il minimo (tra 4.203 e 5.254 euro);
  • al 32% del 7,3% (2,3%) oltre dieci volte il minimo (sopra 5.254 euro).