Sondaggi: gli italiani bocciano il “partito della pace”

25/07/2023

Secondo l’ultima rilevazione di Swg gli italiani boccerebbero di gran lunga un ipotetico partito fondato sui principi pacifisti che si attesterebbe solo intorno al 3%. I partiti di maggioranza, invece, continuano a risalire nonostante i mal di pancia interni al governo, in primis quello relativo al caso Santanché. 

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Con lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, si è assistito a un rinascere del “movimento pacifista” in diversi stati europei e non solo. Un movimento che si oppone all’invio di armi e al sostegno militare all’Ucraina, manifestando e prendendo posizione contro la violenza e i conflitti armati.

Tuttavia, secondo l’ultimo sondaggio di Swg per TgLa7, l’ipotetica “Lista della Pace” non otterrebbe un grande successo alle elezioni. Solo il 3% degli intervistati afferma di votarla con alta probabilità, mentre il 2% con probabilità media o bassa. Questi risultati mostrano una bassa adesione da parte dell’elettorato al movimento pacifista.

È interessante notare che il 31% dei voti per la “Lista della Pace” proverrebbe dagli elettori del Partito Democratico, la maggioranza. Questo indica che il tema della pace e del dissenso verso il sostegno militare all’Ucraina è particolarmente rilevante per gli elettori del PD. D’altro canto, solo il 19% dei voti proviene dagli elettori del Movimento 5 Stelle, il quale sembra avere una posizione univoca e chiara sul tema della pace e del conflitto in Ucraina.

Infine, va sottolineato che il 32% dei potenziali votanti della “Lista della Pace” non ha un chiaro orientamento politico, indicando che questo movimento potrebbe attrarre anche persone provenienti da diverse aree politiche, interessate alla promozione della pace e all’opposizione alla guerra. Tuttavia, i risultati complessivi del sondaggio suggeriscono che il movimento pacifista avrebbe una scarsa incidenza nelle elezioni elettorali.

Destra stabile

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Fratelli d’Italia, invece, continua a rafforzarsi come primo partito di maggioranza, mantenendo saldamente il primato anche a livello nazionale. La formazione di Giorgia Meloni registra una crescita dello 0,5% rispetto alle precedenti stime, confermando l’aumento della fiducia da parte degli elettori.

Nonostante gli screzi e le tensioni che si sono verificate all’interno della maggioranza, in particolare a causa di questioni come il caso Santanchè e la riforma della giustizia, la popolarità di Meloni rimane solida. Alcune voci parlano di un possibile rimpasto di governo per mantenere alto il consenso, eliminando eventuali “elementi di disturbo”. Per questo, la ministra del Turismo sarà sottoposta a un voto di fiducia domani 26 luglio.