Governo Draghi compromesso dalla Russia? Pesanti accuse alla Lega

Camilla Principi
  • Laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e digitale
  • Laureata in Scienze della Politiche Relazioni Internazionali
28/07/2022

La Stampa ha rivelato rapporti internazionali tra il Leader della Lega, Antonio Capuano e Oleg Kostyukov, “importante funzionario dell’ambasciata russa”. Quali relazioni intercorrono tra loro?

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All’alba della campagna elettorale per le politiche del 25 settmebre, La Stampa ha rivelato rapporti internazionali tra la Lega, Antonio Capuano e un’importante funzionario dell’ambasciata russa. 

Il segretario leghista nega tutto, lo stesso sottosegretario Franco Gabrielli sottolinea:

 “le notizie apparse sul quotidiano La Stampa circa l’attribuzione all’intelligence nazionale di asserite interlocuzioni sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir in occasione di analoghi articoli apparsi nei mesi scorsi”.

Silenzio anche da parte dell’Ambasciata russa a Roma, che sottolinea di non dover aggiungere nulla alle dichiarazioni già fatte a Giugno, nelle quali aveva sottolineato di aver assistito Salvini, e coloro che lo accompagnavano, soltanto nell’acquisto dei biglietti aerei, per il viaggio a Mosca.

Questa vicenda ha chiaramente destato sospetti e creato scompiglio all’interno della sfera politica italiana. Tra i primi ad intervenire il segretario del Pd Enrico Letta: 

“Le rilevazioni di oggi sui legami tra Salvini e la Russia di Putin sono inquietanti, la campagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi. Se così fosse sarebbe una cosa di una gravità senza fine. Salvini non è riuscito neanche a smentire con una dichiarazione che conferma tutti i suoi legami oscuri“.

Lo stesso Ernesto Magorno sottolinea:

“La possibilità di un’ingerenza della Russia nelle prossime elezioni è qualcosa di concreto e vicende simili si sono verificate nel passato. L’Italia ha gli strumenti per garantire la legalità del voto e questi strumenti vanno tutti attivati. Come Copasir lavoriamo da mesi per tutelare la nostra democrazia, siamo pronti a intervenire per contrastare ogni eventuali illegalità. Porterò la questione all’attenzione del Comitato in modo da mettere in sicurezza il voto del prossimo 25 settembre”.

Giuseppe Conte rivela:

“se ci sono delle questioni da chiarire, come stanno emergendo, la Lega e Salvini devono chiarirle nelle sedi istituzionali opportune come è sempre stato, per quanto ci riguarda”.

La Stampa rivela legami tra Mosca e Lega?

All’interno dell’articolo sono citate fonti di intelligence che hanno tentato di ricostruire la vicenda della visita (poi non avvenuta) del leader del Carroccio in Russia durante dell’invasione dell’esercito russo in Ucraina e dal dibattito sull’invio di armi all’Ucraina, al quale la Lega si opponeva.

“Il diplomatico, facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del governo italiano con questa operazione – si legge – avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo”.

Nei documenti citati si tratta anche dei contatti con i russi per l’organizzazione della missione di Salvini a Mosca (anche questa mai avvenuta). A maggio 2022 risulta che Capuano è stato contattato da una nota esponente del partito di Putin che informata della missione si sarebbe offerta per aiutarlo nell’organizzazione della trasferta, consigliandogli anche di prelevare il denaro in precedenza per poi convertirlo in rubli non essendo utilizzabili carte di credito o bonifici.

In questa occasione il consulente avrebbe riferito di incontri con il ministro Sergej Lavrov e con il presidente della camera Alta dell’Assemblea federale russa Valentina Matvienko. Secondo i documenti Capuano è stato chiamato da un soggetto appartenente all’ambasciata americana a Roma che si sarebbe detto interessato al viaggio di Salvini a Mosca. Capuano avrebbe risposto “di non poter fornire dettagli” e ha rinviato a un incontro per il leader leghista “con esponenti di altissimo livello a Washington” dopo la missione. Gli americani avrebbero poi continuato a “tenere discretamente d’occhio la vicenda” senza dare seguito alle richieste dell’esponente della Lega.