Elezioni 2022: Calenda rompe con il Pd

Camilla Principi
  • Laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e digitale
  • Laureata in Scienze della Politiche Relazioni Internazionali
08/08/2022

Carlo Calenda, nelle ultime ore, ha preso una decisione molto rilevante: ha deciso di rompere con il Pd di Letta, scatenando chiaramente l’ira dei democratici. 

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Il Pd da poche ore ha perso un pezzo fondamentale, il centro, quello che fino ad ora era stato corteggiato da tutti. Ma perché a pochi giorni dalla firma del patto, Calenda avrebbe deciso di tornare sui suoi passi?

Calenda fa dietro-front e abbandona il PD

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A distanza di pochi giorni dalla firma del patto Calenda dichiara:

 “E’ una delle decisioni più sofferte – ha detto – ma non intendo andare avanti con questa alleanza”.

Sembra che Calenda avrebbe cambiato idea a causa dell’aggiunta di pezzi che poco c’entravan, ovvero gli accordi con Di Maio, Sinistra Italiana e Verdi. La motivazione ha fatto infuriare il Pd che ha commentato:

Onore è rispettare la parola data. Il resto è populismo d’élite”. Perché – ricordano i dem – quando è stato siglato quell’accordo con Azione, era inteso che ci sarebbero stati patti anche con le altre forze. Per Calenda, però, la coalizione del Pd “è fatta per perdere. C’era l’opportunità di farne una per vincere. La scelta è stata del Pd, sono deluso.

Letta è stato poi lapidario:

Da tutto quel che ha detto, mi pare che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Se lo accetta. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia.

L‘annuncio di Calenda è arrivato in televisione, a”Mezz’ora” dopo ore di silenzio social che ha lasciato in sospeso tutti gli alleati, che soltanto un’ora prima avevano firmato l’accordo. Letta ha cercato di costruire un fronte unito contro Fdl  per poter concorrere alla vittoria del 25 settembre. Lo scopo era contrastare un centro destra molto forte, ma purtroppo il quadro del centro sinistra è stato sconvolto proprio da Calenda. Anche la Bonino, senatrice di Più Europa, ha commentato l’accaduto esprimendo qualche suo dubbio:

Quattro giorni fa, quattro non 40, il Pd, Calenda, Più Europa siglano un accordo politico – peraltro per ironia della sorte la bozza scritta da Calenda, benissimo. Bravi tutti, applausi. Dal giovedì io comincio a sentire rumori su Calenda che ‘non regge i suoi’ e arriviamo ieri col segretario del mio partito, Della Vedova – che ha la pazienza di un santo – che ancora prova a parlare con Calenda. Calenda che però dice inutile che ci vediamo, è una perdita di tempo. Stamattina da Benedetto Della Vedova apprendiamo ‘Calenda ci ha detto che la cosa è chiusa, amen e arrivederci’”. Se sia stato un incidente di percorso o premeditato? “Non lo so, io avevo molta fiducia. Credo non sia serio cambiare opinione ogni tre giorni specialmente da una forza politica che si candida a partecipare al governo di un Paese. Io su questa strada non lo posso seguire. Lunedì il segretario del mio partito ha convocato una direzione, parleremo, ma ad oggi la situazione è che Calenda ha chiuso e sbattuto la porta.