Aborto: il Governo non può modificare la legge

Approvato l’Ordine del giorno in cui viene stabilito che il Governo non potrà in alcun modo porre limiti a nessuno dei contenuti della legge 194 del 1978.

C8536F5A-955A-464A-A35D-2755CF9EE293

Oggi a Montecitorio è stato presentato dal M5s, cofirmatario il PD, l’Ordine del giorno in cui è riportato come il Governo dovrà:

Astenersi dall’intraprendere iniziative di carattere anche normativo volte ad eliminare o limitare il sistema di tutele garantito dalla legge n. 194 del 1978.

L’Odg è stato approvato dall’Aula della Camera senza voti contrari e soli tre astenuti. I voti favorevoli alla tutela della legge n.194 sono stati in tutto 257.

La legge 194 riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza e permette alle donne di richiedere un intervento farmacologico o chirurgico entro i primi 90 giorni di gestazione, che sia per motivi di salute, economici, sociali o familiari.

La legge cui testo per interno è disponibile in Gazzetta Ufficiale, è dal 1978 fondamentale per “La tutela sociale della maternità e la prevenzione dell’aborto attraverso la rete dei consultori familiari […]” e per tutela della salute delle donne.

Attraverso l’Odg appena approvato la legge è dunque “blindata” e protetta; non dovrà essere in alcun modo eliminata o limitata dal Governo. A presentare l’Ordine del giorno il Movimento 5 stelle sulla proposta di legge per l’istituzione della Commissione bicamerale sul femminicidio.

Maggioranza e opposizioni vicine all’unanimità per tutelare la legge 194

CF48FEA5-20AB-494E-9E32-B1E286649E2F

L’Ordine del giorno che da quanto risultato dai voti costituisce un punto di incontro tra maggioranza e opposizione ed è stato appena approvato vede come prima firmataria la deputata Stefania Ascari (M5S), la quale ha affermato come il risultato segni:

Una svolta nel dibattito su questo tema di estrema delicatezza […]. Anche la maggioranza e l’Esecutivo si sono resi conto che è un impegno doveroso verso tutte le donne e hanno cambiato parere.

Il Governo Meloni è dunque impegnato a non toccare in alcun modo la legge vigente, fatto che per il capogruppo M5s Francesco Silvestri, è importante per far sì che il governo non porti a “fare passi indietro”:

Con il nostro testo ci siamo fatti argini contro le pulsioni patriarcali e reazionarie espresse da alcuni esponenti della maggioranza e detto a chiare lettere che non permetteremo mai che si riportino indietro le lancette della storia.