UE mirino sull’Italia, debito troppo eccessivo: rischi e pericoli

Camilla Principi
  • Laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e digitale
  • Laureata in Scienze della Politiche Relazioni Internazionali
23/11/2022

Bruxelles sta osservando l’Italia a causa della presenza di equilibri poco saldi. Nonostante la sospensione del patto di stabilità l’Italia continua ad essere sotto il mirino dell’Europa, il debito pubblico così eccessivo preoccupa l’Unione.

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Bruxelles sta controllando il nostro paese a causa di squilibri eccessivi, nonostante la sospensione del patto di stabilità, l’UE continua a tenerci sotto controllo, in quanto il nostro debito risulta essere davvero eccessivo.

Unione Europea: Italia sotto controllo, debito troppo alto

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“Nel precedente ciclo della procedura per gli squilibri macroeconomici la Commissione ha effettuato un esame approfondito e ha concluso che l’Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi. Quest’anno la Commissione ritiene opportuno esaminare la persistenza di squilibri eccessivi o la loro correzione in un esame approfondito per l’Italia”.

L’Italia è sotto osservazione a causa dell’eccessivo debito pubblico, non è l’unica tra le “maglie nere” ma il rapporto debito-pil è tra i più altri in assoluto e quindi tra i più pericolosi. Anche Grecia, Cipro, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia, ma gli squilibri di questi paesi sono legati al deficit più che al debito. 

La Commissione è in attesa di valutare la legge di Bilancio da poco approvata e successivamente deciderà se intervenire o meno. Più che una raccomandazione sembra essere proprio un presupposto necessario che la Commissione vuole stabilire in vista del 2023. 

Per questo la pagella legata al nostro paese rimane comunque severa, a causa della forte preoccupazione:

In Italia, le preoccupazioni relative all’elevato rapporto debito pubblico/PIL rimangono invariate. Le debolezze del mercato del lavoro potrebbero nuovamente aumentare.

UE: la raccomandazione all’Italia in cosa consiste?

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L’UE ricorda che nel 2021 erano tre gli indicatori fuori le soglie indicate, ovvero la variazione della quota di mercato delle esportazioni, il debito pubblico, e la variazione del tasso di attività.  Ad oggi il debito rimane molto elevato e il rapporto con il pil è sceso al 150,3% ma anche se continuerà a scendere comunque è destinato a rimanere alto (al di sopra di quello del 2019).

Anche il deficit rimane elevato, pur essendosi ridotto, continuano a preoccupare i tassi sui titoli di Stato e l’aumento dei costi di finanziamento. I rischi per la sostenibilità del bilancio sono elevatissimi nel medio termine, ma preoccupano di meno nel lungo periodo.

Il mercato del lavoro continua a preoccupare a causa delle forti debolezze e della grande preoccupazione, il tasso di disoccupazione è arrivato al 9,5 % e si prospetta un ingente aumento nel 2023, continuano ad essere allarmanti anche i tassi di occupazione femminile e giovanile.