Ucraina bombardata: 9 regioni colpite dalla Russia

30/01/2023

Non si fermano gli attacchi sull’Ucraina. Sono cinque le persone che sono state uccise ieri e altre 13 sono rimaste ferite negli attacchi russi che hanno colpito ben nove regioni dell’Ucraina nelle ultime 24 ore, lo riporta il Kyiv Independent.

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Sono 9 le regioni colpite dagli attacchi russi: oltre al Kherson, anche Donetsk, Kharkiv, Sumy, Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Lugansk. La regione di Kherson è la più colpita, ben 42 volte, colpita da artiglieria, sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS), mortai, carri armati e veicoli da combattimento di fanteria. Attacchi diretti a un ospedale, un porto, una scuola, una stazione degli autobus, un ufficio postale, una banca ed edifici residenziali.

A Kharkiv, nel quartiere ‘Kiev’, è stato distrutto un edificio residenziale, come riporta il sindaco della città ucraina, Terekhov: secondo i residenti locali, almeno due feriti sono stati portati fuori dall’edificio.

Volodymyr Zelensky continua a chiedere missili a lungo raggio, ma soprattutto i caccia. In Europa, la Germania tenta la via del dialogo: il cancelliere Olaf Scholz ha sottolineato di voler parlare ancora con Vladimir Putin il quale sembra aver apprezzato. Zelensky, nel messaggio serale alla nazione, ha ringraziato gli alleati per i “risultati significativi ottenuti nel campo della difesa”.

Per il presidente ucraino è necessario “accelerare” con le forniture di armi già concordate e “valutare” l’invio di “nuove tipologie”. Il leader ucraino pensa soprattutto ai missili a lungo raggio. I lanciarazzi americani Himars finora utilizzati “hanno una gittata di 80 chilometri e non possono raggiungere molte delle aree occupate”, e sarebbe invece auspicabile ottenere “Atacms da 300 chilometri” .

Ucraina: Zelensky chiede ancora nuove armi, missili a lungo raggio

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Oltre agli Atacms il presidente ucraino sostiene che vorrebbe ottenere i jet da combattimento. E la richiesta questa volta non viene respinta dagli USA.  Come afferma il Wall Street Journal, sembra crescere tra i funzionari dei Paesi Nato il timore che il protrarsi eccessivo della guerra possa avvantaggiare Mosca, quindi l’urgenza di armare il più possibile Kiev.

Non è d’accordo Berlino per cui “non sarebbe ritenuto serio dall’opinione pubblica”, come sostiene Scholz, che preferisce “evitare un’escalation” che porti ad una “guerra tra Nato e Russia”. Per questo ha dichiarato:

parlerò di nuovo con Putin al telefono. Spetta a lui ritirare le truppe dall’Ucraina e fermare questa terribile guerra insensata.

Mosca risponde, Dmitry Peskov afferma:

Non sono in programma conversazioni concordate, ma Putin è stato e rimane aperto ai contatti, ha assicurato

Scettico anche Guido Crosetto:

Non ho mai avuto alcun pregiudizio contro la Russia. Anzi. Ero anche stato critico su alcuni approcci Nato che reputavo ingiustificati. Speravo potesse diventare alleata dell’Occidente. Avevo torto io. Perché poi ha deciso di provare ad annettere un’altra nazione.