Truffa da 3,5 milioni: la vittima è la figlia del patron di Esselunga

14/01/2023

La procura di Milano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per una truffa che ha visto protagonista Violetta Caprotti, la figlia del patron dell’Esselunga. La donna ha scoperto che, al posto del diamante del valore di 3,5 milioni incastonato in un suo anello, ora c’è uno zircone. 

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Un giallo che riguarda la figlia del patron dell’Esselunga (venuto a mancare nel 2016) si sta facendo largo tra le pagine di cronaca nelle ultime ore. Secondo quanto riportato dalla denuncia sporta da Violetta Caprotti, la donna sarebbe stata vittima di una truffa, dato che al posto del diamante da 13 carati – e del valore di 3 milioni e mezzo di euro – incastonato in un anello di sua proprietà, si è ritrovata uno zircone.

Come è potuto succedere? La procura di Milano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per cercare di risolvere quello che al momento appare come un vero e proprio mistero. La scoperta della sostituzione del diamante è avvenuta nel momento in cui Violetta Caprotti ha portato l’anello in una gioielleria di Milano per sistemare la montatura: qui il proprietario si è accorto che al posto del diamante c’era uno zircone.

Violetta Caprotti: diamante sostituito con uno zircone, da chi?

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Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i rivenditori avrebbero subito avvertito Violetta Caprotti appena si sono accorti che il diamante non era vero, ma era stato sostituito con uno zircone. Il proprietario del negozio si è difeso immediatamente, sostenendo che nel momento in cui la figlia del patron dell’Esselunga ha portato l’anello, il vero diamante era già stato sottratto.

Al momento, quindi, il fascicolo della procura di Milano risulta essere a carico di ignoti. In realtà, però, i dettagli su questa vicenda non sono tutti qui. Nel 2018, infatti, Violetta Caprotti è stata vittima di un furto a Londra, con i ladri che erano riusciti ad aprire la cassaforte, senza però portare via l’anello in questione. L’ipotesi più probabile, al momento, è che la sostituzione del diamante sia avvenuta proprio in quell’occasione e che la Caprotti si sia accorta dell’accaduto solo successivamente, una volta portato l’anello al negozio.