Trapianto al cuore: medico salva mamma e figlia dopo 33 anni

07/11/2022

A 33 anni di distanza, lo stesso medico ha salvato prima la madre e poi la figlia. Le due donne soffrivano della medesima patologia, che le ha costrette a sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico, portato avanti allo stesso professore, Ugolino Livi. 

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Nel 1989 il professor Ugolino Livi operava al cuore Roberta Rapisardi, che soffriva di una grave forma di cardiopatia. Per lei non c’era stata altra scelta: aveva dovuto sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico per un trapianto di cuore, il primo della carriera da medico del prof. Livi, riuscito perfettamente.

Una vita salvata, quella di Roberta Rapisardi, che per sempre è stata grata al professore che è riuscito a liberarla da questa patologia. A 33 anni di distanza, anche la figlia, Benedetta, ha manifestato i primi sintomi di quel problema che la madre conosceva così bene. E così, nonostante la giovane età, appena 25 anni, anche per lei è stata necessaria l’operazione per il trapianto.

Per destino, è stato proprio lo stesso professore ad operare anche la ragazza.

Trapianto al cuore, mamma e figlia: lo stesso destino

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Per due mesi Benedetta è rimasta in terapia intensiva, con una situazione che si era aggravata, aspettando la comunicazione per il trapianto del cuore che le avrebbe salvato la vita. Durante tutto il percorso è stata seguita dal prof. Livi, che la signora Rapisarda non aveva dimenticato e a cui si è affidata nuovamente mettendo nelle sue mani la figlia.

Fortunatamente, nonostante non fosse semplice trovare un cuore adatto per Benedetta, è arrivata l’occasione giusta e dopo la delicata operazione di trapianto, il prof. Livi ha confessato che la ragazza sta molto bene. Un grande coraggio per lei, che ha avuto sempre accanto la madre: “Ogni mattina quando mi alzo, invece che pensare: sono una trapiantata, penso a vivere normalmente la giornata. Tutto questo è servito a Benedetta per affrontare la paura dell’intervento”.

E per il professore Ugolino Livi, questo è stato l‘ultimo intervento della sua carriera: dal primo novembre è andato in pensione, lasciando l’eredità ai suoi allievi.