Stop agli sprechi: UE vieta le bustine di zucchero

01/12/2022

Si dovrà dire addio alle bustine di zucchero al bar. È questo quanto emerge dalla nuova proposta dell’Unione Europea sugli imballaggi, che mira a ridurre gli sprechi. Nel mirino ci sarebbero tutti quei contenitori monouso – come anche scatole e tubetti – a cui si dovrà rinunciare definitivamente. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova misura.

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Sta per finire l’era delle bustine di zucchero sui banconi dei bar. Secondo quanto riportato nella nuova proposta dell’Unione Europea che punta a ridurre gli sprechi, eliminando tutti gli imballaggi che sono ritenuti superflui, anche le bustine di zucchero saranno completamente bandite e si dovrà forse tornare al metodo della zuccheriera.

Il nuovo regolamento sugli imballaggi, proposto dall’Unione Europea, cita testualmente le bustine monouso che vengono utilizzate di norma nel settore Horeca (ovvero hotel, ristoranti e bar). Dovremo quindi dire addio alle bustine di zucchero? Vediamo nel dettaglio quali sono anche gli altri imballaggi che saranno vietati dal nuovo regolamento.

Ue: nuovo regolamento su imballaggi

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L’obiettivo di ridurre gli sprechi verrà raggiunto con il divieto di utilizzare tutti quegli imballaggi che possono essere evitati completamente, ovvero:

Imballaggi monouso del settore Horeca, contenenti singole porzioni o porzioni, utilizzati per condimenti, conserve, salse, creme per il caffè, zucchero e condimenti, ad eccezione di tali imballaggi forniti insieme ad alimenti pronti da asporto destinati al consumo immediato senza necessità di ogni ulteriore preparazione.

Da quanto riportato sembra evidente che le bustine di zucchero non saranno più legali e quindi i bar dovranno rinunciarvi. L’introduzione di questa modalità per somministrare lo zucchero risale a circa un secolo fa e le storie sulla sua invenzione si perdono tra curiosità e fantasia. Secondo alcuni racconti, l’idea dello zucchero in bustina fu di un imprenditore americano – Benjamin Eisenstand – che ebbe l’illuminazione dato che fabbricava già bustine di tè.

Gli zuccherieri, capendo la portata dell’invenzione, gli rubano subito l’idea e ottennero il brevetto, senza riconoscerne la paternità. Ora la storia delle bustine di zucchero potrebbe fermarsi qui.