Sergio Mattarella: il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica

01/01/2023

In occasione della fine del 2022 si è tenuto l’ottavo discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli italiani. Un discorso che ha spaziato attraverso varie tematiche ed è durato 16 minuti.

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Il 2022 è stato un anno di ripartenza ma anche un anno che ha posto gli italiani di fronte a nuove sfide impegnative. La guerra, la pandemia, il caro energia e il cambio di governo sono state solo alcune delle tappe da affrontare. Sergio Mattarella ha tenuto ieri il suo discorso di fine anno:

Un anno addietro, rivolgendomi a voi in questa occasione, definivo i sette anni precedenti come impegnativi e complessi. Lo è stato anche l’anno trascorso, così denso di eventi politici e istituzionali di rilievo.

Il presidente ricorda alcuni degli eventi salienti dell’anno appena trascorso:

l’elezione del Presidente della Repubblica, con la scelta del Parlamento e dei delegati delle Regioni che, in modo per me inatteso, mi impegna per un secondo mandato, lo scioglimento anticipato delle Camere e le elezioni politiche, tenutesi, per la prima volta, in autunno.

Mattarella si è poi soffermato sul cambio di governo:

Il chiaro risultato elettorale ha consentito la veloce nascita del nuovo governo, guidato, per la prima volta, da una donna. E’ questa una novità di grande significato sociale e culturale, che era da tempo matura nel nostro Paese, oggi divenuta realtà.

Mattarella, il commento sul cambio di governo

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Nel suo messaggio di fine anno Sergio Mattarella ricorda agli italiani:

La concretezza della realtà ha convocato ciascuno alla responsabilità. Sollecita tutti ad applicarsi all’urgenza di problemi che attendono risposte. La nostra democrazia si è dimostrata, ancora una volta, una democrazia matura, compiuta, anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese.

Ovviamente nel suo discorso non è mancato un pensiero per la guerra in Ucraina:

Siamo in attesa di accogliere il nuovo anno ma anche in queste ore il pensiero non riesce a distogliersi dalla guerra che sta insanguinando il nostro Continente. Il 2022 è stato l’anno della folle guerra scatenata dalla Federazione russa. La risposta dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente è stata un pieno sostegno al Paese aggredito e al popolo ucraino, il quale con coraggio sta difendendo la propria libertà e i propri diritti. Se questo è stato l’anno della guerra, dobbiamo concentrare gli sforzi affinché il 2023 sia l’anno della fine delle ostilità, del silenzio delle armi, del fermarsi di questa disumana scia di sangue, di morti, di sofferenze.

Ma le tematiche toccate da Mattarella sono tante altre: ambiente, scuola, salute e anche la situazione in Iran. Un discorso importante che chiude l’anno corrente rilanciando sfide impegnative per l’anno a venire, che richiedono la partecipazione di tutti i cittadini.