Scuola, rinnovato il contratto: aumento medio di 100 euro

11/11/2022

Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo,  ha annunciato che è stato raggiunto l’accordo per stipulare il nuovo contratto dei prof, che coinvolge circa 1,2 milioni di dipendenti della scuola pubblica. Per i docenti si prevede, in busta paga, un aumento medio di circa 100 euro. 

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Un passo in avanti importante per il personale docente della scuola pubblica quello che è stato annunciato dal ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e che verrà siglato nella giornata di oggi. Come spiegato, è stato trovato l’accordo per il rinnovo del contratto del personale scolastico, con un’intesa che riguarda circa 1,2 milioni di dipendenti. 

L’accordo è stato raggiunto dopo sette ore di intenso confronto tra il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e i sindacati, e arriva dopo quattro anni in cui il personale scolastico attendeva il rinnovo di un contratto che non era mai stato effettuato. Ora si prevede un incremento medio di 100 euro nella busta paga del personale, oltre ad altre importanti iniziative per l’ambito scuola.

Rinnovato il contratto dei prof: le reazioni

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Stando ai termini dell’accordo, ci sarà uno stanziamento pari a 100 milioni di euro, deliberato dal Consiglio dei Ministri, che sarà destinato in parte al personale docente (85,8 milioni) e in parte al personale Ata (14,2 milioni). Gli arretrati che sono rimasti in sospeso, così come i contributi che sono stati pattuiti ma non sono arrivati, saranno sbloccati tramite una manovra straordinaria e arriveranno entro fine dicembre.

Un accordo che è stato accolto con soddisfazione prima di tutto dai sindacati (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Gilda):

E’ stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stava registrando proprio sulla partita delle risorse a partire dall’utilizzo dei 300 milioni, prima dirottati sui fondi MOF e oggi nella piena disponibilità del personale. […] Un contratto che certamente rappresenta un passo avanti nella direzione giusta.

Anche il ministro dell’Istruzione Valditara ha definito quella di ieri come una “giornata storica”, partita dal confronto diretto tra le istituzioni e il mondo della scuola, secondo una modalità d’approccio che d’ora in avanti sarà quella adottata in ogni circostanza.