Scoperto un tesoro nascosto: 24 statue sepolte per millenni

08/11/2022

Un ritrovamento che riporta subito alla memoria quello dei Bronzi di Riace. Questa volta si tratta invece di 24 state di bronzo rinvenute in Toscana, e più precisamente a San Casciano dei Bagni. Secondo quanto riportano gli studiosi e gli esperti della materia, si tratta di una scoperta che potrebbe rappresentare una svolta storica. 

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Una scoperta storica ed inaspettata, esattamente come capitato quando furono ritrovati i Bronzi di Riace. Questa volta lo scenario è il Centro Italia, e più precisamente San Casciano dei Bagni, in Toscana, dove sono state ritrovate ben 24 statue di bronzo che, secondo una prima ricostruzione, sono state sepolte per millenni.

Per circa 2300 anni questo tesoro archeologico è stato protetto dall’acqua e dal fango della sorgente termo-minerale che hanno conservato un patrimonio decisamente inaspettato. Circa 24 le statue di divinità, matrone e fanciulli, regnanti e imperatori. Sono cinque quelle che hanno resistito meglio al tempo: misurano circa un metro di altezza e sono perfettamente integre, senza essere state scalfite dai millenni.

24 statue di bronzo: scoperte dopo millenni

Si tratta di una scoperta storica importantissima, come sottolineato anche dal direttore generale musei del Ministero della Cultura:

E’ la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai fatti nella storia del Mediterraneo.

Soddisfazione, orgoglio e una buona dose di incredulità anche da parte del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha commentato in questo l’importante scoperta effettuata in Toscana:

Un ritrovamento eccezionale, che ci conferma una volta di più che l’Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana.

Ovviamente questa rappresenta un’opportunità senza pari anche per il borgo di San Casciano, che potrebbe sfruttare questa importante scoperta anche come leva turistica, ma soprattutto come occasione di rinascita per tutta la zona circostante. La campagna di scavo potrebbe dare il via ad un vero e proprio museo, che accolga questo patrimonio inestimabile.