Scandalo al Parlamento Europeo: sequestrati 750mila euro al vice presidente

Camilla Principi
  • Laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e digitale
  • Laureata in Scienze della Politiche Relazioni Internazionali
13/12/2022

Lo scandalo delle tangenti si allunga sulla commissione, arrivano sequestri di carte, computer e soldi. In media sono stati sequestrati circa 750 mila euro. Scopriamo i dettagli delle indagini

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Roberta Mestola ha aperto la plenaria a Strasburgo con parole durissime che fanno intendere che questa inchiesta potrebbe fare da apripista ad una profonda riforma nella trasparenza e nei rapporti con le lobby degli eurodeputati. Intanto dalla procura belga arrivano preoccupanti aggiornamenti, nella giornata di ieri sono state effettuate ulteriori perquisizioni , nel frattempo mercoledì saranno giudicati i quattro arrestati:  Eva Kaili, Antonio Panzeri, Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca

Lo scandalo si è protratto fino alla Commissione, nel mirino ci sono anche il vicepresidente Margaritis Schinas e il viaggio attuato nei Paesi del Golfo. Secondo quanto dichiarato da Schinas il viaggio aveva l’obiettivo di garantire progressi sulle riforme, e proprio ad Abu Dhabi si incontrava con la vicepresidente Eva Kaili. Chiaramente gli eurodeputati hanno richiesto chiarimenti anche riguardo alle azioni di Schinas, nome fatto anche in aula a Strasburgo. 

 La missione era ufficiale, in occasione dei Mondiali. I contatti con i funzionari del Qatar sono stati pubblicati e twittati e le affermazioni di Schinas rispecchiano esattamente le relazioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro – queste le dichiarazioni dell’entourage del commissario greco, sottolineando inoltre che l’incontro con Kaili fosse improvvisato e non pianificato.

vertici della Commissione, per tutto il weekend, hanno indagato con lo scopo di vederci chiaro, laPresidente di Commissione ha poi sottolineato la gravità e la forte preoccupazione che desta questa situazione, sottolineando che:

Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, queste le parole di Ursula von der Leyen riguardo al Qatargate.

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Tutta la comunità europea è shoccata, la stessa leader di Più Europa, Emma Bonino, si p dimessa dal board della Ong Fight Impunity, fondata da Panzeri. Inoltre i particolari delle indagini di certo non aiutano, a casa della Kaili sono stati trovati 150mila euro, e altri 600mila nella valigia che il padre portava con se mentre abbandonava un albergo di quartiere. Chiaramente le autorità anti-riciclaggio greche hanno congelato tutti gli averi della vicepresidente, che oggi perderà anche la carica. Inoltre nella giornata di oggi è previsto un dibattito riguardo il Quatargate, che avrà una risoluzione nella giornata di giovedì. 

La proposta legislativa riguardo alla liberalizzazione dei visti verrà rinviata in Commissione, Erik Marquardt, relatore del testo in commissione, ha sottolineato che prima vanno riviste le regole del Pe. In questo senso si sarebbe mossa anche Kaili, presenziando al voto sul testo pur non essendo membro della commissione e cercando di convincere. La stessa Abir Al-Sahlani ha raccontato di essere stata contattata da Kaili con la scusa di trattare dell’Iran.

Non metteremo la polvere sotto il tappeto. Avvieremo un’indagine interna – sottolinea Mestola – Avvieremo un processo di riforma per verificare chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate le Ong, quali legami hanno con Paesi terzi, chiederemo maggiore trasparenza, ha continuato.