Sangiuliano: “Dante é il fondatore del pensiero di destra”, pioggia di critiche

15/01/2023

Le affermazioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano esposte da lui stesso nelle ultime ore hanno acceso una marea di polemiche. Il ministro ha infatti affermato che Dante Alighieri sarebbe “il fondatore del pensiero di destra in Italia”.

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Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano intervistato da Pietro Senaldi nel corso della kermesse milanese di FdI, “Pronti, candidati al via”, se n’è uscito con un’affermazione che ha lasciato a dir poco allibiti:

Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri: la destra ha cultura, deve solo affermarla. Quella visione dell’umano della persona la troviamo in Dante, ma anche la sua costruzione politica credo siano profondamente di destra. Ma io ritengo che non non dobbiamo sostituire l’egemonia culturale della sinistra , quella gramsciana, a un’ altra egemonia, quella della destra. Dobbiamo liberare la cultura che è tale solo se è libera, se è dialettica.

Inevitabili gli scontri con membri dell’opposizione (ma non solo). Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione cultura, risponde subito:

Il Ministro Sangiuliano lasci stare almeno Dante, capiamo che è un ottima fonte di pubblicità e che al Ministro piace pronunciare parole in libertà, ma non scomodiamo il padre della lingua italiana per analisi risibili e caricaturali. Invece di pensare a governare, all’inflazione che si mangia gli stipendi, alla benzina che rincara, si impossessano -senza timore di sembrare ridicoli- anche di Dante. Se non fosse un momento drammatico per il Paese ci sarebbe da ridere. Le parole improbabili del Ministro Sangiuliano indicano chiaramente la qualità dell’esecutivo Meloni: tante chiacchiere e zero fatti.

Sangiuliano e quelle improbabili affermazioni su Dante Alighieri: le risposte dell’opposizione

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Su Twitter arriva il commento anche di Raffaella Paita, Presidente del Gruppo Azione-Italia Viva in Senato:

Se il ministro Sangiuliano deve andare a scomodare Dante per trovare un riferimento culturale alla destra, il ministro della cultura ha qualche problema con la storia e la Meloni ha qualche problema con la scelta dei ministri.

Anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, interviene:

Non ci spieghiamo come il ministro Sangiuliano abbia potuto considerare il sommo Poeta come “il fondatore del pensiero di destra in Italia”. Basterebbe il fatto che Dante stava con i guelfi bianchi e chi lo ha esiliato sono i neri: ogni altra considerazione è superflua. Per questo il ministro della Cultura fa riferimenti culturali sbagliati, perché dovrebbe sapere che Dante nel 1302 fu costretto all’esilio proprio perché militava nei guelfi Bianchi e voleva uno stato laico, attaccava duramente il trasformismo della politica e auspicó la funzione regolatrice del diritto e la socialità dell’uomo, temi che non sono propri della destra di Giorgia Meloni. Quindi consigliamo al ministro di lasciare perdere Dante, perché i riferimenti culturali della destra oggi sono Trump e Bolsonaro.