Russia, l’economia del paese piegata dalle sanzioni
Il protrarsi della guerra sta iniziando a portare gravi danni anche sull’economia della Russia stessa. Il paese ormai sembra essere piegato dalle sanzioni e secondo alcuni sarebbe questo il motivo per cui il conflitto potrebbe presto finire, per consentire al paese di risollevarsi prima che sia troppo tardi.
La guerra presto potrebbe finire e entro 12 mesi ci sarebbe anche un colpo di stato che metterebbe definitivamente in ginocchio la Russia. È ciò che ha detto alla Cnn Abbas Gallyamov, ex speechwriter di Vladimir Putin, che sostiene che la guerra abbia un impatto troppo pesante sulle tasche dei russi:
Ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia – ha detto – quindi i russi incontreranno maggiori difficoltà e cercheranno di trovare una spiegazione al perché di tutto questo, guardando al processo politico e rispondendosi: ‘Beh, questo è perché il nostro Paese è governato da un vecchio tiranno, un vecchio dittatore.
Entro 12 mesi, aggiunge:
quando la situazione politica cambierà e a capo del Paese ci sarà un presidente impopolare e odiato, e la guerra sarà davvero impopolare, e sarà necessario versare sangue per questo, in quel momento un colpo di Stato diventerà una possibilità reale.
La Russia rischia il colpo di stato entro l’anno?
Secondo l’analista politico Gallyamov, intervisto dalla Cnn, il presidente russo potrebbe avere tanto timore da cancellare le elezioni previste per il prossimo anno, nel 2024:
A giudicare dalle sue azioni, quando si accanisce su qualcosa senza necessità, potrebbe davvero cancellare le elezioni: senza la vittoria sull’Ucraina, avrà difficoltà con i russi. I russi non hanno bisogno di lui se non è forte. Potrebbe davvero dichiarare la legge marziale e annullare le elezioni.
Secondo l’esperto il rischio de colpo di stato è concreto sia a causa delle sanzioni che stanno gravando troppo sul sistema economico del paese sia per via del numero di morti in guerra.