Roma, riunione di condominio finisce in tragedia: morti e feriti

11/12/2022

Una riunione di condominio a Fidene, in provincia di Roma, è finita in tragedia. Un uomo, con acclarati problemi psichici e a cui era stato negato il porto d’armi, ha sparato uccidendo tre donne e ferendo altre quattro persone. Il killer è ora in stato di fermo, mentre la comunità è sconvolta dall’accaduto. 

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Prima la lite durante la riunione di condominio, poi le minacce e infine gli spari: è stata questa la tragica escalation che si è verificata a Fidene, in provincia di Roma. Secondo quanto riportato dai testimoni, il killer avrebbe aperto la porta della sala dove si stava svolgendo la riunione di condominio e, puntando la pistola verso i presenti, avrebbe urlato: “Ora vi ammazzo tutti“.

Tre donne sono rimaste vittime della furia omicida del killer, a cui era stato negato il porto d’armi e che si era impossessato di una pistola al poligono di tiro, senza mai restituirla. Al momento risultano ferite altre quattro persone, alcune delle quali sarebbero ricoverate in gravissime condizioni. La comunità è sotto shock per l’episodio, e il sindaco Gualtieri ha già espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie tragicamente coinvolte nella sparatoria.

Tragedia a Fidene: i motivi dietro la lite

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Secondo una prima ricostruzione dei fatti, c’erano già stati dissapori e liti accese per il Consorzio Valle Verde, nato negli anni ’70 per occuparsi della manutenzione delle strade pubbliche, dell’illuminazione, della rete fognaria e delle zone verdi. Ed era proprio il Consorzio al centro degli argomenti della riunione di condominio che si è svolta oggi e dove è avvenuta la tragica sparatoria.

Il killer, 57 anni, è stato fermato dalla polizia e stando ad una prima analisi, sarebbe affetto da problemi psichici accertati. Nel momento in cui aveva richiesto il porto d’armi, questo gli era stato negato proprio per le liti che erano in atto a proposito del Consorzio e che erano state segnalate dai Carabinieri di Rieti, la zona in cui viveva.

L’obiettivo della sparatoria erano i membri del consiglio di amministrazione del condominio, contro cui il 57enne avrebbe subito aperto il fuoco, entrando nel luogo in cui si stava svolgendo la riunione.