Riforma Pensioni: niente Quota 41

15/04/2023

La discussione sul Def si è conclusa con un nulla di fatto per quanto riguarda la riforma delle pensioni, in particolare circa l’introduzione di Quota 41. Per il futuro l’ipotesi più probabile è una proroga di Quota 103. Approfondiamo insieme la questione.

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Il governo ha di recente argomentato le decisioni prese nel Def per il 2023-2025, andando a scoprire le carte per quello che sarà il futuro dell’Italia sotto molti aspetti. Tra questi vi è ovviamente l’aspetto legato alle pensioni, in quanto la riforma è sempre più un atto necessario. Cosa è stato incluso nel documento?

Pensioni: niente riforma?

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Come comunicato dal Capogruppo della Lega Molinari, la riforma delle pensioni è quanto mai in bilico. Ecco le sue parole a riguardo:

Con pochi miliardi Quota 41 non si fa

Anche il ministro Urso ha detto che le priorità ora sono il sostegno delle famiglie e delle imprese, e quindi non la riforma delle pensioni. Va ricordato però che il 31 dicembre Quota 103 dovrebbe arrivare alla fine. Quale sarà quindi la strategia del governo Meloni?

Pensioni: si va verso una proroga di Quota 103?

L’ipotesi più probabile è che si andrà verso una proroga di Quota 103 la misura introdotta dal governo Draghi che prevede l’uscita dal lavoro a 62 anni d’età e 41 anni di contributi. Si tratta chiaramente di un passo indietro, distante da quelle che sono state le promesse del governo di centro-destra.

Quanto spetta con Quota 103?

Vediamo quanto spetterà con Quota 103 ai pensionati attuali e di domani. Il massimo che può spettare con questa riforma è di 2.840 euro lordi al mese (36.920 euro lordi all’anno), pari cioè a 5 volte il minimo, che è di 568 euro per il 2023.

Opzione donna: proroga ufficiale?

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Anche Opzione Donna è stata trattata all’interno del Def, andando a rendere ufficiale la proroga fino al 31 Dicembre 2023. Consentirà di andare in pensione  alle lavoratrici che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2022, un’anzianità contributiva di almeno 35 anni ed un’età anagrafica di almeno anni 60, congiuntamente ad un ulteriore requisito soggettivo.