Riaperto il caso Emanuela Orlandi: 40 anni il Vaticano avvia nuove indagini

Dopo le richieste dei familiari della vittima, il Vaticano ha deciso di avviare nuove indagini per fare chiarezza sul caso Orlandi, archiviato nel 2015 dalla Procura di Roma.

Caso orlandi

Dopo diverse richieste dei familiari e soprattutto le istanze presentate nel corso degli anni dal fratello della ragazza scomparsa nel lontano 1983, Pietro Orlandi, arriva la risposta del promotore della giustizia Vaticana Alessandro Diddi.

Quest’ultimo avrebbe deciso di dare il via a nuove indagini per capire cosa successe davvero a giugno del 1983 a Emanuela Orlandi, all’epoca 15enne, scomparsa mentre tornava a casa. Un caso che non è mai stato risolto e che è impresso nella memoria di molti, anche perché fece trapelare ipotesi molto scomode e dannose per l’immagine della Santa Sede.

Emanuela Orlandi: finalmente si farà chiarezza?

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Ben 40 anni dopo la scomparsa della 15enne Emanuela Orlandi, che avvenne in circostanze mai chiarite mentre la giovane rientrava a casa dopo le abituali lezioni di musica che frequentava, saranno riaperte le indagini. La magistratura agirà analizzando attentamente ogni atto e documento delle vecchie indagini, ripercorrendo segnalazioni, testimonianze e ogni dettaglio utile. Un lavoro che vuole essere finalmente completo così da non lasciare alcun dubbio, con l’obiettivo di chiarire una volta per tutte cosa sia accaduto a Emanuela Orlandi.

La scomparsa della ragazza di 15 anni avvenuta a giugno del 1983 che ha scosso particolarmente l’ambiente della Santa Sede non è mai stata conclusa ed è risultato impossibile arrivare a una verità. Ora invece pare si apra una nuova possibilità che dia perlomeno una risposta a un tragico dubbio presente da troppo tempo:

Siamo contenti dei nuovi accertamenti dell’autorità vaticana. Abbiamo presentato due denunce, la prima nel 2018 e la seconda nel 2019. Non so su quale base abbiano aperto, lo abbiamo appreso dagli organi di stampa. Siamo curiosi di saperne di più anche noi. Reputo che la famiglia Orlandi sarebbe dovuta essere avvisata un po’ prima.

Con tali parole ha commentato la riapertura delle indagini l’avvocatessa Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi. Anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela si è mostrato speranzoso:

Ben venga la nuova indagine, forse nata su impulso di papa Francesco. Spero di essere ascoltato e in una piena collaborazione tra Italia e Vaticano.