Pensioni, donne penalizzate: dati, importi e analisi INPS

27/04/2023

Il tema delle pensioni è ancora uno dei più dibattuti, con una riforma che dovrebbe arrivare a breve e che entrerà in vigore a partire dal 2024. In attesa di capire quali saranno le nuove modalità di accesso alla pensione, l’INPS ha pubblicato un report sul confronto tra le pensioni delle donne e quelle degli uomini, con le prime che risultano essere penalizzate come importi. 

pexels-anna-shvets-5257220

In attesa di capire cosa accadrà a livello legislativo nel settore delle pensioni, con una riforma attesissima che dovrebbe arrivare ed essere approvata nel 2024, l’INPS ha voluto fare il punto della situazione per quello che riguarda l’erogazione delle pensioni in Italia. Al momento, oltre alla pensione di anzianità – che si può richiedere al raggiungimento dell’età anagrafica prevista per legge – rimane in vigore anche l’Ape Sociale e Quota 103, due modalità che consentono di accedere alla pensione in maniera anticipata.

Il dato che emerge con maggiore chiarezza, è che l’importo della pensione per le donne è inferiore rispetto a quello degli uomini, ma non solo.

Pensioni: confronto tra uomini e donne

In generale, infatti, si può affermare che il valore delle pensioni delle donne è inferiore del 33% rispetto a quella degli uomini in Italia. L‘importo medio che è stato erogato ai pensionati uomini nel primo trimestre del 2023 è pari a 1.357 euro, a fronte di una cifra media di 904 euro che è stata invece ricevuta dalle donne.

La differenza di genere è evidente anche in un altro ambito dell‘indagine pubblicata dall’INPS, e riguarda la scelta di accedere alla pensione anticipata, sfruttando la possibilità data da Quota 103. Gli assegni in questo caso sono superiori rispetto alla media, ma le richieste che sono state ricevute e successivamente accolte sono maggiormente numerose per quello che riguarda gli uomini: 34.472 a fronte di circa la metà (17.111) per le donne.