Pensioni, cedolino aprile 2023: pagamenti, novità e aumenti

23/03/2023

Ancora non è arrivato il momento del pagamento delle pensioni di aprile, che saranno disponibili come al solito fra due settimane. Nonostante ci sia ancora un po’ di tempo da aspettare, l’INPS ha già pubblicato il cedolino per aprile 2023: quali sono le informazioni consultabili già online? 

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Tra due settimane sarà disponibile l’assegno pensionistico che fa riferimento al mese di aprile. In attesa del momento in cui sarà possibile ritirare la pensione presso uno degli uffici postali oppure ricevere l’accredito sul conto corrente, è già possibile consultare il cedolino pensioni che è stato pubblicato dall’INPS. 

A cosa serve il cedolino e quali sono le informazioni utili che si possono trovare? Nel documento che viene pubblicato regolarmente dall’INPS – e che per la maggior parte dei beneficiari dovrebbe già essere disponibile a partire dal 20 marzo – si può controllare l’ammontare dell’importo della pensione, eventuali aumenti o perequazioni che erano state annunciate.

Pensioni aprile: arrivano gli aumenti?

In particolare, prendendo in considerazione il tema degli aumenti, per quello che riguarda le pensioni vanno considerati quelli sulle pensioni minime per gli anziani che hanno più di 70 anni. L’INPS aveva annunciato da tempo l’arrivo degli aumenti, che però sono stati rimandati di volta in volta, e sembra che aprile possa essere il mese giusto per poterli finalmente ricevere.

Questo, però, non è l’unico aspetto che può essere controllato e verificato tramite il cedolino pubblicato online. Da verificare, ad esempio, anche le trattenute, sia le addizionali regionali che quelle comunali, che vengono inserite per 11 mensilità, a partire da gennaio fino a novembre, e che riguardano quindi anche la mensilità di aprile.

Tra gli altri elementi che vanno tenuti in considerazione c’è anche la rateazione al recupero per i cittadini pensionati, nel caso in cui sia emerso un conguaglio a debito – facendo riferimento alle ritenute relative all’anno precedente, e quindi al 2022 – che è risultato superiore a 100 euro.