Pensioni aprile 2023: aumenti garantiti, cifre, nuovi importi

03/04/2023

Gli aumenti degli importi delle pensioni erano stati largamente preannunciati dal governo Meloni, ma una serie di ritardi li aveva bloccati. A partire dall’erogazione del mese di aprile, cominceranno ad aumentare le pensioni: a quanto ammonta l’aumento e quali sono le pensioni che ne beneficeranno maggiormente? 

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Finalmente sono arrivati gli aumenti che erano stati annunciati dal governo Meloni, che aveva approvato la rivalutazione delle pensioni nella Legge di Bilancio 2023. In seguito ai ritardi che si erano verificati, c’erano stati dei rallentamenti nell’erogazione degli aumenti, ma a partire dal mese di aprile inizieranno a salire gli importi, esattamente come era stato promesso.

Le cifre degli assegni pensionistici sono state riviste e rivalutate in base all’inflazione e al caro vita che ha reso più difficile far fronte alle spese quotidiane. In particolare, però, a quanto ammonta l’aumento previsto dal governo e quali sono le pensioni che ne beneficeranno maggiormente? Vediamo insieme cifre, modalità e importi.

Pensioni aprile: arrivano gli aumenti

L’adeguamento delle pensioni, ovviamente, dipende dall’importo che si riceve ogni mese: maggiore è l’importo, minore è l’adeguamento che spetta ad ognuno. Per fare alcuni esempi – che si possono trovare anche sul Corriere della Sera, che ha deciso di parlare concretamente di cifre, per far capire quanto sarà l’adeguamento delle pensioni – ecco cosa cambia:

  • le pensioni che sono oltre 10 volte la minima (e quindi con importo lordo pari a 5.350 euro), beneficeranno di circa 124 euro in più;
  • le pensioni di 4.200 euro vedranno un aumento pari a 144 euro
  • le pensioni di 3.500 avranno un incremento di 121 euro
  • le pensioni tra i 2.101,65 e i 2.626,90 (e quindi quattro volte oltre la minima) potranno ricevere un aumento pari a 162 euro

Questo, a grandi linee, l’elenco degli aumenti che sono stati previsti e che, a partire dal mese di aprile, verranno erogati ai pensionati italiani. Va ricordato, inoltre, che coloro che ricevono una pensione che non supera i 2.101,65 hanno già ricevuto la maggiorazione dell’assegno a partire da gennaio, con una rivalutazione che è stata pari al 7.3%.