Pensione con 30 anni di contributi: le opzioni disponibili

Il futuro della pensione per coloro che hanno solo 30 anni di contributi è incerto, poiché si parla di un possibile aumento dei requisiti e la riforma pensionistica del 2024 non è ancora stata approvata. Tuttavia, esistono alcune opzioni di prepensionamento, come l’Ape sociale e il reddito ponte, per coloro che soddisfano specifici requisiti anagrafici e contributivi. 

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Il futuro della pensione per coloro che hanno solo 30 anni di contributi è incerto, poiché la riforma pensionistica del 2024 non è ancora stata approvata e si parla di un possibile aumento dei requisiti. I lavoratori temono di perdere il loro diritto alla pensione dopo aver sostenuto la riforma Fornero e le relative salvaguardie per gli esodati.

Come andare in pensione con 30 anni di contributi?

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L’Ente Nazionale della Previdenza Sociale ha pubblicato delle istruzioni pensionistiche che permettono di andare in pensione con 30 anni di contributi, ma solo se si ha un’età di 67 anni. Esiste anche la possibilità di richiedere la pensione di vecchiaia anticipata con trentanni di contributi, ma solo se si hanno requisiti sanitari specifici e si soddisfano i requisiti anagrafici. Gli uomini possono richiederla a 61 anni, mentre le donne a 56 anni. In ogni caso, è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi.

Ape sociale e reddito ponte: cosa cambia

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Il governo italiano ha espresso l’intenzione di rendere permanente l’Ape sociale, tuttavia, la misura di prepensionamento è ancora soggetta a rinnovi annuali e scadrà il 31 dicembre 2023. Per accedere al trattamento, oltre a molte condizioni, è necessario rientrare in una delle categorie di tutela, come caregiver, invalidi civili, disoccupati e lavoratori gravosi.

Il prepensionamento viene richiesto principalmente dagli invalidi civili che possono accedere al trattamento a 63 anni con 30 anni di contributi. Anche i disoccupati che hanno esaurito l’indennità di disoccupazione e i caregiver che si occupano dei familiari disabili da almeno sei mesi possono accedere al beneficio, ma devono soddisfare i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla legge. Il reddito ponte offre un assegno fino al momento del rilascio della pensione ordinaria, ma non è reversibile e non prevede la tredicesima mensilità.