Nucleare: nuova sperimentazione rivoluzionaria, cambierà tutto

Una vera e propria “svolta storica” sulla fusione nucleare, così come è stata definita dalla segretaria al dipartimento americano per l’Energia Jennifer Granholm, la quale ha appena annunciato come per la prima volta nella storia, è stato possibile portare a termine una reazione generando più energia di quella che ne è servita per innescarla.

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Questo è un risultato storico per i ricercatori e lo staff della National Ignition Facility che hanno dedicato le loro carriere a vedere l’innesco per fusione diventare realtà, e questo punto di svolta sprigionerà altre scoperte.

Queste le parole di stima e sorpresa spese da parte della segretaria al dipartimento americano per l’Energia Jennifer Granholm, dopo che per la prima volta nella storia una reazione nucleare ha generato più energia di quella che era stata necessaria per innescarla.

L’esperimento di successo è avvenuto in California presso il Lawrence Livermore National Laboratory e ha previsto l’utilizzo di ben 192 laser ad alta energia. L’entusiasmo che si è immediatamente diffuso viene dal fatto che ciò che è avvenuto nel laboratorio sito in California segna un passo avanti importante per quanto riguarda l’uso del nucleare e l’approccio a un’energia pulita che potrebbe “Rivoluzionare il mondo”, come ha commentato anche Jill Hruby, sottosegretaria Usa per la sicurezza nucleare.

Dopo anni di ricerca, la svolta?

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La fusione nucleare, ovvero quando due o più atomi vengono fusi in uno più grande, è capace di generare enormi quantità di energia. Quest’ultima si manifesta sotto forma di calore e per decenni scienziati e studiosi in tutto il mondo hanno provato a trovare un modo per utilizzare la fusione nucleare e l’energia che si libera per generare energia pulita. Ciò segnerebbe la fine della dipendenza dai combustibili fossili; non solo, ma la fusione nucleare a differenza della fissione nucleare non genera scorie radioattive a lunga vita.

Ecco perché il recente successo avvenuto in California, annunciato proprio oggi dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, rappresenta un enorme passo in una ricerca durata anni. Certo, ci vorranno ulteriori anni e diverse sperimentazioni prima che si possa utilizzare a livello commerciale l’energia pulita che deriva dalla fusione nucleare, ma come ha spiegato Kim Budil, direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory:

Con sforzi e investimenti concertati, e alcuni decenni di ricerca sulle tecnologie necessarie, saremo nella posizione di costruire una centrale elettrica.