Mutui, tassi in aumento: le soluzioni per risparmiare

16/03/2023

L’aumento delle rate del mutuo – secondo quanto riportano diverse fonti – è stato considerevole negli ultimi 14 mesi. Stando alle stime, si potrebbe arrivare a circa 3.600 euro in più per i mutui a tasso variabile nell’arco dell’anno: quali sono le soluzioni che possono mettere in atto i contribuenti per riuscire a risparmiare? 

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Una delle questioni di cui si sta discutendo di recente è quella dell’aumento delle rate dei mutui. Per coloro che hanno scelto il tasso variabile, infatti, si è arrivati ad un aumento del 52% rispetto alla rata iniziale: una cifra vertiginosa che, secondo quanto riportano alcune fonti, potrebbe essere addirittura destinata ad aumentare nel caso in cui si andasse incontro ad un rialzo dei tassi.

Parlando di cifre e facendo qualche rapida stima – così come fatto sul sito Facile.it  – una persona che ha ottenuto un mutuo con Tan a 0,67% aveva una rata di 456 euro. Ebbene, il tasso è progressivamente cresciuto dalla metà del 2022 fino ad arrivare ad oggi al 4%. Per questo la rata del mutuo sarà arrivata a 693 euro: una differenza notevole in poco più di un anno!

Rate del mutuo: come risparmiare

Ecco perché i titolari del mutuo sono alla ricerca di soluzioni che possano consentire di risparmiare. Prima di tutto va sottolineato che, coloro che sono in possesso dei requisiti, possono chiedere la surroga e quindi passare da un tasso variabile ad uno che sia conveniente, rinegoziando le condizioni del mutuo con la banca.

Questa è una prima soluzione per cercare nell’immediato una soluzione che possa arginare il costante aumento delle rate del mutuo, ma non è la sola. Per coloro che si trovano a dover prendere un mutuo in questo periodo, è scontato consigliare un mutuo a tasso fisso (che si attesta tra il 3,49% e il 3,85%), con una rata che oscilla tra i 600 e i 623 euro al mese.

Come ultimo consiglio per provare a risparmiare, c’è quello di chiedere l’allungamento del mutuo: in questo modo, dilazionando le rate su un periodo di tempo più lungo, oltre ad abbassare la cifra mensile dovuta, c’è la possibilità di usufruire nel futuro di oscillazioni al ribasso per quello che riguarda il tasso variabile.