Mutui ancora in aumento: chi rischia di più?

18/03/2023

La Banca Centrale Europea ha deciso per un ulteriore aumento dei tassi, con conseguenze importanti per i titolari di mutui. Cosa succederà, quindi, per coloro che da diversi mesi stanno fronteggiando l’aumento delle rate del mutuo? Vediamo insieme chi rischia maggiormente e soprattutto quali sono le previsioni per il prossimo futuro. 

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Nuovo aumento dei tassi deciso dall’istituto di Francoforte, la Banca Centrale Europea. Il rialzo, fissato a 50 punti base, provocherà conseguenze inevitabili per coloro che stanno fronteggiando da mesi l’aumento delle rate mensili del mutuo: ecco perché, dopo la decisione della Bce, le famiglie italiane continuano ad essere molto preoccupate.

Secondo una prima stima, la decisione della Banca Centrale Europea potrebbe incidere soprattutto su coloro che sono titolari di un mutuo a tasso variabile. Le rate del mutuo, in questo caso, potrebbero aumentare di circa il 52% in meno di un anno e mezzo: una situazione da monitorare mese dopo mese e che risulta di forte emergenza per coloro che devono fronteggiare i pagamenti.

Mutui: la situazione in Italia

L’aumento delle rate del mutuo riguarda una grande fetta della popolazione italiana, in quanto le famiglie titolari di debiti sono circa il 25% del totale, con 3 milioni e mezzo che hanno dovuto prendere un mutuo per l’acquisto della casa. Coloro che hanno scelto un mutuo a tasso fisso sono sottoposti a maggiori tutele, in quanto protetti dalle oscillazioni del mercato, mentre coloro che hanno un mutuo a tasso variabile hanno fronteggiato continui aumenti, arrivando a pagare circa il 54% in più rispetto all’inizio.

Per il futuro, però, potrebbero esserci buone notizie. Guardando alla situazione in ambito internazionale, con la Credit Suisse e la SVB che stanno fronteggiato situazioni di estrema difficoltà, si prevede un rallentamento per quello che riguarda gli aumenti nel medio-lungo periodo. Una tendenza che potrebbe essere seguita anche dalla Bce, che potrebbe mettere un freno al rialzo dei tassi.