Modello 730, esonero ed esenzioni: chi non deve presentarlo

27/05/2023

Il Modello 730 – disponibile anche nella versione precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate – può essere presentato per dichiarare i propri redditi e, non per ultimo, per recuperare parte delle spese sostenute nell’anno passato. Ma chi può non presentare il 730? Vediamo insieme quali sono i casi che rientrano nell’esenzione dal modello 730. 

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Il Modello 730 – sia che venga compilato e presentato in maniera “tradizionale” sia che venga inviato tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo al modello precompilato – è lo strumento attraverso il quale i cittadini italiani devono dichiarare obbligatoriamente quali sono stati i redditi percepiti nell’arco dell’anno appena concluso.

Non solo, oltre ad essere una dichiarazione dei redditi, è anche un valido strumento che consente di recuperare – accedendo a particolari detrazioni o agevolazioni – parte delle spese che sono state sostenute in determinati ambiti, come può essere quello dell’edilizia oppure quello della sanità.

Ci sono alcune categorie di persone che, però, sono esentate dalla presentazione del Modello 730: vediamo insieme quali sono e perché non sono tenute a dichiarare i redditi!

Modello 730: chi può non presentarlo

modello 730

Tra coloro che rientrano nell’esenzione ci sono tutti quelli che non percepiscono redditi tassabili o che percepiscono esclusivamente redditi che sono già tassati alla fonte: in entrambi i casi, quindi, non è necessario che il cittadino dichiari i propri redditi attraverso la compilazione e l’invio del 730.

Inoltre, chi ha ricevuto una sola certificazione unica – e quindi ha redditi che derivano da un solo datore di lavoro – potrà essere esentato dalla compilazione del Modello 730. Lo stesso vale anche per chi ha ricevuto una sola CU da parte dell’INPS. Nel caso in cui, invece, le certificazioni uniche siano diverse e diverso sia anche il sostituto d’imposta, scatta l’obbligo della presentazione del Modello 730.

Rientra tra gli esenti anche chi ha un rapporto di collaborazione continuata o continuativa, oppure percepisce un’altra tipologia di reddito che rientra in una di queste fattispecie, come ad esempio pensioni di guerra, indennità di accompagnamento, assegni a favore di ciechi, sordi o invalidi.