Matteo Messina Denaro, scoperto il covo: nuove indagini

Camilla Principi
  • Laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e digitale
  • Laureata in Scienze della Politiche Relazioni Internazionali
18/01/2023

Caso Matteo Messina Denaro – dopo l’arresto è stato scovato anche il suo covo. I carabinieri del Ros e la Procura di Palermo hanno messo i sigilli al covo del boss latitante da oltre trent’anni.

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Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, è stato scovato anche il covo dai carabinieri del Ros e la Procura di Palermo. Il covo si trovava a Campobello di Mazara, paese d’origine del favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette anche lui.

L’abitazione risulta essere intestata ad Andrea Bonafede, geometra che ha prestato la sua identità al boss. Per ora sembra che nel covo non ci fossero particolari documenti per questo gli inquirenti sospettano che possa esserci un secondo covo nel quale cercare il “tesoro di Messina denaro” Andrea Bonafede starebbe parlando con i pm, ha dichiarato di conoscere il boss sin da quando era ragazzo e che si sarebbe prestato all’acquisto della casa dove ha passato l’ultimo anno. Il geometra è stato indagato per associazione mafiosa

Il boss ormai si trova in regime 41 bis al carcere dell‘Aquila Le Costarelle. Sembrerebbe abbastanza tranquillo, tra qualche ora dovrebbe iniziare anche la chemio terapia, proprio dal carcere.

Le sue condizioni sono gravi, la malattia ha avuto un’accelerazione negli ultimi mesi- racconta Vittorio Gebbia a Repubblica, il medico responsabile dell’Oncologia medica della clinica La Maddalena. Gebbia ha visitato il boss nel 2021, successivamente ha iniziato le terapie maggio dello stesso anno per poi essere operato, sempre come alisa Andrea Bonafede. Gebbia sostiene che la prognosi sia stata- accolta con grande dignità e piena consapevolezza delle sue condizioni di salute.

È indagato anche il medico che aveva in cura “Bonafede” , Alfonso Tumbarello, medico di 70 anni. L’uomo è indagato perché per decenni è stato medico di base del paesello nel quale risiedeva lo studio, inoltre l’uomo ha avuto in cura fino a qualche mese fa il vero Andrea Bonafede, ma avrebbe comunque curato Matteo Messina Denaro, che aveva preso l’identità di Bonafede.

Messina Denaro, scovato anche il covo: nuove indagini

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Il covo si trova proprio a Campobello, un paesino in provincia di Trapani che conta solo 11 mila abitanti, tra l’altro paese di origine della famiglia di Denaro. Il covo è stato individuato e ora è attivata la fase di perquisizione, netrambi grandi traguardi per la ricostruzione della latitanza del capomafia. Inoltre diversi pentiti hanno dichiarato che Matteo messina denaro fosse il reale custode del tesoro di Totò Riina, dei documenti top secret che il boss di Corleone teneva all’interno del suo nascondiglio prima di essere arrestato, ma fatti sparire perché la casa non venne perquisita in quell’occasione.

Intanto il comandante dei carabinieri di Trapani ha dichiarato che:

Matteo Messina Denaro abitava qui da almeno sei mesi. Un appartamento, ben ristrutturato, che testimonia che le condizioni economiche del latitante erano buone. Arredamento ricercato, di un certo tenore, non di lusso ma di apprezzabile livello economico. Perquisizioni e accertamenti sono in corso. Stiamo rilevando la presenza di tracce biologiche, di eventuali nascondigli o intercapedini dove può essere stata nascosta della documentazione. Un lavoro per il quale occorreranno giorni.

Matteo Messina Denaro: la difesa

Il capomafia ha dichiarato che il suo legale sarà proprio la nipote Lorenza Guttaduro, la penalista è la figlia della sorella di Messina Denaro, Rosalia. Il nonno paterno è anche lui noto per associazione mafiosa. La nomina non è stata ancora ufficializzata, ma comunque preannunciata alla professionista.