Macron, indagato per finanziamento illegale: telefono criptato

25/11/2022

Secondo quanto si apprende da fonti francesi, il presidente Macron starebbe correndo ai ripari dopo essere venuto a conoscenza di un malware che si sarebbe infiltrato nei telefoni cellulari, cercando di dotarsi di sistemi ultra-criptati. Nel frattempo un nuovo scandalo sembra abbattersi sulla presidenza francese, con un’indagine per finanziamenti illegali.

Macron

Emmanuel Macron ha dotato il suo staff di smartphone super-criptati, affinché nessuno possa infiltrarsi nei contatti e nei messaggi scambiati. È questa la soluzione dopo la scoperta di Pegasus, il malware che consente di leggere mail, contatti, messaggi e addirittura di accendere il microfono del proprietario del cellulare senza che questo se ne accorga.

Una situazione che ha portato subito a correre ai ripari, pensando a nuovi sistemi ultra-criptati per difendersi da potenziali attacchi di malware e spie. Stando a quanto riportato da Le Parisien, già una ventina di funzionari sarebbero stati dotati dei nuovi dispositivi, super sicuri e con pochissimi contatti a disposizione.

Una mossa che arriva dopo l’indagine per finanziamento illecito che ha coinvolto Macron.

Macron: le accuse per illecito

Secondo quanto pubblicato da Le Monde, il presidente Macron starebbe pianificando un nuovo sistema di contatti con i suoi funzionari completamente criptato. Il tutto a poche ora dalla notizia di un’indagine per finanziamento illecito che risale alle campagne elettorali del 2017 e del 2022.

Sarebbero finite sotto il mirino degli inquirenti alcuni legami tra Macron, il suo staff e la società di consulenza McKinsey. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla vicenda, ma semplicemente la conferma che è in corso un’indagine per capire di più su quello che è successo “dietro le quinte” della campagna elettorale di Macron.

Sarebbe stata una commissione interna del Senato a far luce sul rapporto tra Macron e la società di consulenza sopra citata: i contatti continui e lo scambio reciproco di informazioni hanno destato sospetto, e da qui è arrivata poi la decisione di aprire un’indagine.