Limite POS 60 euro: salta tutto
Si potrà continuare a pagare con il bancomat anche cifre minime. Il governo fa marcia indietro e decide di eliminare dalla manovra la soglia di 60 euro come limite minimo dei commercianti per usare il Pos, e ora si studiano forme di ristori per compensare l’onere delle commissioni.
Già dalle parole di Giorgia Meloni si intuiva che la manovra era in bilico. Poi in serata è giunta la conferma da Giancarlo Giorgetti. In commissione Bilancio il ministro dell’Economia ha spiegato che la legge di bilancio è stata rivista “con misure di carattere sociale che riteniamo significative”.
Elevazione fino a 600 euro le pensioni minime per gli over 75. Il Reddito di cittadinanza sarà per 7 e non 8 mensilità nel 2023, e sale da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per chi assume a tempo indeterminato i riceventi il sussidio. Si aumento dell’80% il congedo parentale. Le manovre sono tante altre, ma soprattutto c’è una svolta rispetto al Pos.
Giorgietti ha spiegato:
Il governoè disponibile a un confronto con la commissione Bilancio per quanto riguarda una soluzione compatibile con la normativa e gli impegni assunti dal precedente governo sul Pnrr.
Giorgietti: il ministro dell’Economia illustra la nuova legge di bilancio
Il governo sta anche pensando a misure di compensazione:
forme di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni.
La commissione Bilancio dovrebbe concludere la manovra in una seduta notturna tra lunedì e martedì per andare mercoledì in Aula, dove il voto di fiducia potrebbe arrivare fra giovedì e venerdì. Il Senato completerà l’approvazione prima di fine anno. Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, però sottolinea la disattenzione verso alcune tematiche centrali come quelle della pensione:
Non ha detto nulla su Opzione donna.
Ma il responsabile del Tesoro spiega che ancora non si è giunti a un accordo:
il governo ha opinioni che si scontrano con una onerosità significativa.
Il Pd insiste per eliminare la variabile figli, portando la soglia anagrafica a 59 anni (e 35 di versamenti) e l’uscita a 58 per chi ha i requisiti dell’Ape sociale.