Legge 104, novità e chiarimenti: cosa cambia in Italia

10/04/2023

Negli ultimi mesi ci sono state delle modifiche ai permessi concessi tramite Legge 104 per i familiari e coloro che prestano assistenza ai disabili. Con una nota ufficiale, l’INPS ha fatto chiarezza sui punti che fino ad oggi non erano ancora stati spiegati: vediamo cosa cambia in Italia in materia di congedi e permessi per l’assistenza. 

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Lo scorso 30 giugno in Italia sono state introdotte alcune novità importanti – in seguito all’attuazione della diretta europea in materia – sui permessi riconosciuti tramite Legge 104 e sui congedi parentali. Di che cosa si tratta e cosa cambia operativamente per coloro che li richiedono? A dare spiegazione puntuale è stata l’INPS, con una nota ufficiale diffusa sul proprio sito web.

L’obiettivo della riforma della legge è stato quello di garantire un maggiore equilibrio tra la vita familiare e l’impegno lavorativo per coloro che devono assistere parenti disabili che hanno bisogno costante di aiuto e supporto. E così, tra le novità principali, c’è il fatto che i permessi possano essere richiesti anche da persone diverse per assistere lo stesso disabile. 

Legge 104: tutte le novità

Anche se il permesso da richiedere tramite Legge 104 potrà essere concesso a più persone diverse anche per l’assistenza al medesimo disabile, va sottolineato che rimane il limite temporale di tre giorni al mese. Il cambiamento è molto importante, perché è stata eliminata la formula che prevedeva il “referente unico dell’assistenza”, ovvero un solo lavoratore dipendente che poteva avere accesso a questo tipo di permesso.

Per poter attivare questa modalità, sarà necessario che la persona assistita, in concomitanza con l’invio della domanda, produca una dichiarazione in cui afferma di volersi fare assistere da chi in quel momento sta presentando l’istanza per poter accedere ai permessi concessi dalla Legge 104.

Per quanto riguarda invece il congedo parentale, l’INPS ha precisato che usufruire di questo non significa più avere una riduzione in termini di ferie, tredicesima e riposi. Infine, per quello che concerne la cumulabilità dei permessi richiesti, si è stabilito che non è cumulabile in uno stesso mese l’utilizzo dei permessi tramite 104, del congedo parentale (nel caso di figli disabili) e delle ore di riposo che possono essere scelte in alternativa al congedo.