ISEE non aggiornato: errori e sanzioni

L’aggiornamento e la corretta compilazione dell’Isee sono fondamentali per evitare sanzioni e restituzioni di bonus. Errori comuni riguardano l’indicazione dei membri della famiglia e dei genitori non conviventi.

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Gli adempimenti burocratici possono comportare conseguenze costose in caso di errori, come nel caso dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee). Un Isee compilato in modo errato può portare a sanzioni pesanti e alla restituzione di bonus e agevolazioni precedentemente ottenuti. L’Isee è un requisito fondamentale per accedere a diverse misure di sostegno economico.

Isee aggiornato e corretto: un’ovvietà spesso trascurata

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È di vitale importanza che l’Isee sia aggiornato e corretto, anche se sembra una cosa ovvia che spesso viene sottovalutata. Molti nuclei familiari potrebbero avere un Isee errato senza nemmeno esserne consapevoli. Spesso gli errori si verificano durante la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), in cui vengono dimenticati dati rilevanti, soprattutto riguardanti i membri della famiglia.

Come indicare i minori nell’Isee

Un caso specifico è quello dell’Isee per i minori, in cui molti genitori non sposati e non conviventi indicano il minore solo nel nucleo familiare del genitore con cui vive. In realtà, il minore dovrebbe essere indicato anche nel nucleo familiare dell’altro genitore, anche se non convivente. È fondamentale indicare entrambi i genitori nella DSU, anche se non convivono o non sono sposati, al fine di calcolare correttamente l’Isee per i minori.

Come indicare il genitore non convivente

Il genitore non convivente viene considerato come “componente aggregato al nucleo” e i suoi redditi e patrimonio vengono presi in considerazione per il calcolo dell’Isee, a condizione che la coppia abbia un figlio in comune. Tuttavia, ci sono eccezioni, come nel caso di coloro che sono stati allontanati dalla residenza familiare, che non vengono considerati componenti aggregati.

Fornire informazioni corrette ai Caf

Quando si richiede l’elaborazione dell’Isee presso un Caf, è fondamentale fornire tutte le informazioni necessarie per evitare errori. Le conseguenze di eventuali indebita percezione di erogazioni pubbliche ricadono sul richiedente dell’Isee e non sul centro di assistenza fiscale. L’articolo 316-ter del codice penale stabilisce sanzioni amministrative per le somme indebitamente percepite, con importi che variano in base al beneficio ottenuto.

Le conseguenze gravi di un Isee errato

Un Isee compilato in modo errato può comportare conseguenze ancora più gravi se si percepisce un importo superiore a 3.999,96 euro. In questi casi, si rischia la reclusione da sei mesi a tre anni. In caso di errori, è consigliabile rivolgersi immediatamente al professionista che ha elaborato l’Isee per correggere la situazione, inviando una nuova DSU.