INPS, assegno unico in ritardo a maggio: quando arriva il pagamento?

27/05/2023

I destinatari dell’Assegno Unico, la misura a sostegno delle famiglie con figli a carico, potrebbero non aver ricevuto l’assegno di maggio 2023. A differenza di quanto era stato comunicato dall’INPS in un primo momento, il pagamento sembra essere stato ritardato: vediamo insieme quali sono i motivi di questo slittamento e quando arriverà il pagamento.

assegno unico

Tra i destinatari dell’Assegno Unico universale – che è stato rivisto e modificato per il 2023, sia nelle modalità di erogazione sia nel totale del contributo che spetta a ciascun nucleo familiare – potrebbero esserci alcuni che non hanno ancora ricevuto il pagamento di maggio 2023.

Stando a quanto calendarizzato dall’INPS, il primo pagamento doveva essere effettuato entro la prima metà di maggio, nel caso in cui la domanda fosse stata presentata nella prima finestra utile e nel caso in cui non fossero intervenute modifiche alla situazione reddituale. Tutti gli altri avrebbero dovuto aspettare la seconda tranche.

Peccato che, alla fine del mese, ci siano ancora dei pagamenti in sospeso. A cosa è dovuto? Una circolare dell’INPS ha spiegato quanto accaduto.

INPS: pagamenti in ritardo?

Inps: 1.073.000 famiglie con Reddito, 513 euro medi
La sede Inps di via dell’Amba Aradam a Roma, 15 aprile 2020. ANSA/CLAUDIO PERI

L’INPS ha provveduto ad effettuare una comunicazione che spiega come mai alcuni nuclei familiari che hanno inoltrato la domanda sono ancora in attesa di ricevere l’assegno:

Per l’erogazione di alcuni assegni unici per il mese di maggio si sono verificati dei differimenti per la quasi totalità legati all’effettuazione di un’operazione centralizzata che dovrà determinare il conguaglio positivo o negativo spettante.

In particolare, stando a quanto riportato, si sarebbe resa necessaria un’ulteriore procedura di controllo della situazione reddituale dell’ISEE – soprattutto per chi ha presentato la domanda in ritardo – della settima e dell’ottava mensilità, oltre che delle nuove nascite. Questa operazione di controllo, di conseguenza, ha portato a numerosi ritardi nell’erogazione dell’assegno unico, che l’INPS sta procedendo a sanare.