In scadenza oggi il bonus figli disabili: cosa sapere

Scade oggi, venerdì 31 marzo 2022,  la domanda per richiedere il così chiamato Bonus figli disabili, nonché il bonus rivolto ai genitori che abbiano a carico figli con disabilità. Vediamo nel dettaglio come agire per non perderlo.

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Istituito dalla legge di Bilancio 2021 il bonus figli disabili è stato confermato anche per quest’anno, ma solo fino a oggi si potrà richiedere il contributo. Le compilazioni delle domande sono iniziate lo scorso primo febbraio 2023, e i genitori con a carico figli disabili hanno potuto mobilitarsi per ricevere l’assegno mensile che va da un minimo di 150 euro a un massimo di 500 euro.

Nonostante l’apertura della piattaforma per le domande 2023 risalga allo scorso 1 febbraio, potrebbero esserci possibili beneficiari che ancora non hanno avuto modo di terminare tutta la procedura.

Vediamo allora tutto ciò che serve sapere per finalizzare la procedura oggi, giorno in cui le domande per il bonus figli disabili chiudono ufficialmente.

Domanda bonus figli disabili: c’è ancora tempo, come fare?

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Il bonus figli disabili, in scadenza oggi, viene corrisposto dall’INPS ed è destinato ai soli genitori disoccupati o monoreddito con figli che abbiano una disabilità non inferiore al 60%.

Per quanto riguarda la domanda, è necessario accedere alla piattaforma INPS o con SPID di almeno II livello, altrimenti con CIE o CNS e poi selezionare la voce “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Contributo genitori con figli con disabilità”.

Per verificare se la domanda sia stata correttamente trasmessa, è necessario controllare la voce “Ricevute e provvedimenti” dove appare la la ricevuta di invio con il numero di protocollo.

La domanda deve essere completa del codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il contributo, ma non è necessario inserire l’ISEE, sempre che sia stato già presentato DSU.

Sarà infatti l’INPS a occuparsi della verifica dei requisiti economici, come viene specificato nella circolare numero 39 dell’Istituto:

 INPS provvede direttamente alla verifica dei requisiti di natura economico-patrimoniale. Gli altri requisiti, autocertificati nella domanda, si considerano posseduti sino a quando non intervenga comunicazione contraria da parte delle Amministrazioni competenti . In presenza di un valore ISEE superiore alla soglia (3.000 euro) prevista dall’articolo 4, comma 2, lettera b), del decreto interministeriale, la domanda è respinta in automatico.

Nella domanda è infine possibile scegliere quale tipo di pagamento si preferisce: o tramite bonifico domiciliato presso ufficio postale, altrimenti con accredito su IBAN. Infine, per l’esito della domanda, sarà necessario attendere il mese di giugno 2023.