I preti omosessuali stufi delle discriminazioni: la richiesta alla Chiesa italiana

Per la prima volta nella storia, 50 preti hanno chiesto alla Chiesa italiana di combattere contro l’omofobia ancora troppo diffusa.

Chiesa

Per la prima volta nella storia 50 preti hanno scritto una lettera indirizzata ai vescovi in cui condannano l’omofobia che vi si percepisce all’interno.

Per quanto nel cattolicesimo chiunque decida di intraprendere la strada per entrare a fare parte del clero scelga una vita che non prevede, e anzi “vieta”, qualsiasi piacere carnale, questo non vuol dire che l’orientamento sessuale si azzeri. A dire di chi si è rivolto alla Chiesa, chiunque venga percepito come omosessuale subisce gravi discriminazioni e viene fatto sentire sbagliato.

Basti pensare che nel documento che regola l’accesso al sacerdozio approvato da Benedetto XVI nel 2005 (cosiddetto ratio), si trova il seguente paragrafo:

Non sono da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall’Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate. Essi si trovano in una situazione che ostacola gravemente un corretto relazionarsi con uomini e donne.

I preti contro l’omofobia

preti

Per la prima volta, 50 uomini di Chiesa hanno chiesto che vengano presi provvedimenti contro l’omofobia diffusa all’interno dell’ambiente ecclesiastico. Per quanto esista il voto di castità, rimane l’orientamento sessuale di chi sente la “vocazione” e nella Chiesa, criticano i 50 preti che hanno scritto una chiara lettera a vescovi e altri sacerdoti, non c’è accettazione per chi è omosessuale.

Non solo, come già precisato nel Ratio, cioè il documento che regola l’ammissione al sacerdozio, si tende a discriminare chiunque abbia “tendenze omosessuali”. Inoltre, nella storia della Chiesa non ci sono mai state vere indagini per capire il numero di preti omosessuali.

Gli unici dato che esistono sono reperibili consultando una ricerca condotta nel 2019. Andrew Sullivan del New York Magazine ha infatti portato avanti un’indagine negli Stati Uniti, dove è risultato che i preti diocesani omosessuali ammontino a circa il 30%-40%. del totale, ovvero quasi la metà di tutti i sacerdoti sono omosessuali; eppure esiste ancora un documento e un comportamento che li fa sentire esclusi.

Ovviamente, poi, non si parla solo di preti omosessuali ma anche di suore lesbiche o con un orientamento che non sia etero. E in un ambiente tanto vasto e che dovrebbe professare l’amore, la repressione ancora esistente porta molti religiosi a sentirsi in colpa e a disagio per il loro orientamento sessuale.