Ginnastica ritmica, abusi e violenze: ex atlete denunciano

03/11/2022

Continuano le denunce, molto gravi, da parte delle ex atlete della nazionale italiana di ginnastica ritmica, che hanno raccontato una serie di abusi e violenze subite durante gli allenamenti. Un clima di stress psicologico denunciato da Nina Corradini, che ha deciso di rivelare finalmente il motivo per il quale ha lasciato il team: alle sue dichiarazioni sono seguite quelle di ex compagne. 

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Si è creato un vero e proprio scandalo dopo le dichiarazioni dell’ex atleta della nazionale italiana di ginnastica ritmica, Nina Corradini. La ragazza ha confessato di aver lasciato questo sport – rinunciando ai successi e alla fama – a causa delle violenze e degli abusi subiti durante gli allenamenti e per il disagio psicologico provato per essersi sentita sempre inadeguata per il suo corpo.

“Io e Nina vogliamo gridare al mondo il marcio che abbiamo visto”, le ha fatto subito eco la sua compagna di squadra, Anna Basta, anche lei ex atleta della nazionale di ginnastica ritmica. “Io e Nina abbiamo toccato il fondo“, ha ribadito. E dopo Nina e Anna, ecco arrivare le rivelazioni drammatiche di un’altra ragazza, che ha vissuto lo stesso incubo.

“Sono stata costretta a spogliarmi davanti a tutti, mi chiamavano maialina“, ha confessato Giulia Galtarossa, costretta a sfilare davanti alle compagne come se fossero una giuria, e coperta da offese e prese in giro.

Abusi sulle ginnaste: parla il Presidente Malagò

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Le vicende denunciate da Giulia Galtarossa sarebbero avvenute nell’Accademia di Desio, da cui l’ex atleta non riusciva ad allontanarsi. Nel momento in cui ha chiesto alle allenatrici di escluderla dalla squadra, queste le hanno fatto il “lavaggio del cervello”, ricordandole i grandi investimenti che la Federazione aveva fatto su di lei e che quindi non potevano essere sprecati.

Le accuse e le denunce sono arrivate anche al Ministro dello Sport Abodi, secondo il quale “non ci sarà mai una medaglia che coprirà comportamenti non adeguati”. Il ministro ha ribadito che verranno prontamente allertati i tribunali, quello ordinario di Brescia e quello federale, che avranno il compito di esprimersi sulla vicenda.

Sul caso è intervenuto anche il Presidente del Coni Malagò, che ha condannato severamente l’accaduto: “Se ci sono questi casi, sono delle eccezioni e non sono accettabili”.