Francesca Amadori in tribunale: licenziata perché donna?

05/11/2022

Il licenziamento di Francesca Amadori dalla storica azienda di famiglia aveva fatto molto discutere, e ora si apre un nuovo capitolo. Il 13 dicembre ci sarà la prima udienza di fronte al Tribunale della Sezione Lavoro di Forlì, che dovrà decidere se Francesca Amadori è stata penalizzata in quanto donna.

Amadori

Il suo licenziamento aveva suscitato un grande clamore. Stiamo parlando di Francesca Amadori, nipote del fondatore della storica azienda italiana da 1,4 miliardi di fatturato. Secondo quanto dichiarato nelle motivazioni ufficiali del licenziamento, Francesca Amadori non si sarebbe presentata sul posto di lavoro per un periodo di tempo prolungato, tanto da far scattare il licenziamento.

Il motivo era chiaro: l’azienda non poteva fare favoritismi nemmeno ai membri della famiglia. Ora, però, la vicenda vedrà nuovi risvolti, dato che il 13 dicembre è stata fissata la prima udienza di fronte al Tribunale di Forlì. Secondo Francesca Amadori, i motivi del licenziamento sono stati altri.

Francesca Amadori: le accuse all’azienda

In tribunale, accanto a Francesca Amadori, ci sarà anche la consigliera di parità Sonia Alvisi, per un motivo ben preciso:

La dottoressa Amadori ha evidenziato come, più in generale presso il gruppo Amadori, i componenti del consiglio di amministrazione siano di genere maschile e la qualifica dirigenziale sia appannaggio esclusivo del personale maschile. Il bilancio sociale pubblicato dal gruppo Amadori contiene, sotto tale profilo, dati eloquenti.

Secondo i dati riportati, nonostante ci sia una buona componente di dipendenti di sesso femminile (circa la metà sul totale) i 21 dirigenti del gruppo Amadori sono tutti di sesso maschile, così come le posizioni più alte sono rivestite quasi tutte da dipendenti uomini.

Ci sarebbe anche una disparità dal punto di vista del salario, con una retribuzione media di 77.511 euro per gli uomini, a fronte di 59.500 euro per le donne.