Esame di maturità: il Ministro dell’Istruzione lo riporta al modello pre pandemia

29/12/2022

Intervistato da La Stampa, il ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara ha spiegato che l’esame di maturità di scuole superiori e licei tornerà ad essere come prima della pandemia. Valditara l’ha definita la soluzione più logica e ragionevole. Ecco cos’ha dichiarato.

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Intervistato da La Stampa il Ministero dell’Istruzione e del Merito spiega che quest’anno l’esame di maturità tornerà a essere quello in vigore prima del Covid-19. Così il colloquio interdisciplinare orale:

deve valorizzare le competenze e verificare la capacità di fare collegamenti.

Valditara poi sostiene che i docenti più formati andrebbero pagati di più, riflette, e afferma anche che la pandemia ha lasciato pesanti strascichi nelle scuole, aumentando i fenomeni di bullismo e indebolendo la socializzazione.

Il ministro dell’ Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annuncia il ritorno all’esame con le stesse modalità con cui si svolgeva prima della pandemia. Sulla legge del 2017, riguardante l‘esame di Maturità, afferma:

è la legge in vigore. Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà, ma l’idea che si cambi la maturità solo per mettere un timbro trovo sia inappropriata.

Giuseppe Valditara: l’esame di maturità torna quello di sempre

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L’esame orale sarà nuovamente un colloquio per testare la capacità dei ragazzi di fare collegamenti:

Il colloquio interdisciplinare deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l’interrogazione in italiano, in greco o in matematica. Su questo invierò una circolare che chiarirà esattamente come andrà svolto il colloquio.

L’ emergenza deve terminare almeno per ciò che riguarda la scuola, spiega Giuseppe Valditara:

È finita almeno per la maturità. Poi che abbia lasciato degli strascichi è evidente. L’aumento del bullismo, uno smarrimento di molti giovani che si trovano più in crisi nell’affrontare il percorso scolastico. Mi riferisco alla sempre più accentuata assenza di socializzazione.

Il Ministro dell’Istruzione e del merito propone inoltre una riforma per pagare di più i docenti più formati e con ruoli cardine nella scuola:

pagando di più gli insegnanti più formati e con responsabilità particolarmente delicate come i docenti tutor, noi intendiamo valorizzare il merito di chi si assume particolari responsabilità.