Driving Urban Transitions: il bando in scadenza, ecco come ricevere il sostegno

Ancora poco tempo per presentare i progetti definitivi per il DUT (Driving Urban Transitions), un’iniziativa congiunta sostegno della ricerca in campo urbanistico che prevede agevolazioni per diversi enti.

59EEBA1F-5146-4661-B00E-A6FF946B180B

Prende il nome di DUT – Driving Urban Transitions, ed è un’iniziativa europea che si pone l’obiettivo di dare sostegno a diverse imprese ed enti che vogliano investire in progetti di ricerca e innovazione in campo urbanistico.

Sempre con lo scopo di mettere in atto la transizione ecologica, fondamentale è fare sì che le città possano vivere cambiamenti significativi “Verso un’economia e un funzionamento più sostenibile”.

Con il fine di raggiungere gli obiettivi climatici sono stati resi disponibili diversi incentivi cosicché aziende, enti, imprese, possano avere un sostegno e dunque essere stimolate a investire in progetti più “Green”.

Per quanto riguarda i Progetti di ricerca sui cambiamenti urbanistici (DUT), con decreto ministeriale del 16 dicembre 2022 sono stati destinati 32 milioni di euro per cofinanziare le imprese italiane selezionate nei bandi transnazionali congiunti (si ricorda che il 40% dello stanziamento è stato riservato alle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno).

Il bando europeo è scaduto a novembre del 2021, mentre il bando nazionale è stato chiuso lo scorso 10 febbraio. Rimane dunque meno di un mese di tempo ora (per le imprese che abbiano passato le prime selezioni) per presentare il progetto definitivo.

DUT: scadenza a inizio maggio

D8BD7B01-FB20-4EB5-80B7-B09B7F57E45D

Per ottenere il cofinanziamento previsto dal DUT – Driving Urban Transitions, i soggetti che abbiano passato le selezioni preliminari dovranno  presentare il progetto definitivo entro le ore 13 del 3 maggio 2023.

A definire le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni nazionali è il decreto 25 gennaio 2023. 

Si ricorda che decreto direttoriale 24 marzo 2023 ha consentito:

L’ampliamento dei consorzi transnazionali già costituiti in fase di presentazione della proposta preliminare ed ammessi ad accedere alla fase successiva.

Ricordiamo quindi che:

  • imprese che esercitano attività industriali e di trasporto, comprese quelle artigiane;
  • imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • imprese che esercitano attività ausiliarie in favore delle imprese sopracitate

Possono presentare il progetto anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca ma è necessario vi sia un contratto di rete o una qualche altra forma contrattuale (come il consorzio o l’accordo di partenariato).