Dichiarazione redditi 2023: come funzionano i controlli fiscali

La dichiarazione dei redditi è un processo complesso, ma le recenti modifiche normative hanno introdotto regole più chiare per la conservazione dei documenti e per i controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate. È fondamentale che i contribuenti conoscano tali regole e le rispettino per evitare sanzioni e complicazioni future.

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La presentazione della dichiarazione dei redditi è un momento cruciale per i contribuenti, che devono rispettare precise regole fiscali. Tuttavia, recenti modifiche normative hanno introdotto nuove disposizioni in merito alla conservazione della documentazione e ai controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate. In questo articolo esploreremo le nuove regole e i criteri che scatenano i controlli sulle dichiarazioni dei redditi.

Conservazione dei documenti e dichiarazione precompilata

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Coloro che presentano la dichiarazione precompilata senza apportare modifiche alle spese detraibili già fornite dall’Amministrazione finanziaria non sono tenuti a conservare la documentazione relativa a tali spese. Questa semplificazione offre un vantaggio per i contribuenti che possono evitare l’onere di conservare numerosi documenti.

Modifiche parziali al modello 730

I contribuenti che apportano solo parziali modifiche al modello 730, integrando o correggendo le informazioni precompilate, saranno soggetti a controlli solo per i dati modificati. Pertanto, sarà sufficiente conservare la documentazione che supporta le modifiche apportate. Questa disposizione mira a ridurre la burocrazia per i contribuenti che effettuano solo modifiche limitate alla precompilata.

Le modifiche normative del 2022

Nel 2022, sono state apportate modifiche all’articolo 5, comma 2, del Dlgs 175/2014, che regolamenta le modifiche che influiscono sulla determinazione del reddito o dell’imposta nelle dichiarazioni precompilate. Prima di tali modifiche, tutte le modifiche venivano applicate in ogni caso, mentre ora vengono specificate le voci di spesa soggette a controllo e quelle esenti da controllo. Questa nuova disposizione offre maggiore chiarezza e definisce i criteri per i controlli sulle dichiarazioni dei redditi.

Tipologie di controlli fiscali

Attualmente, i controlli fiscali sulle dichiarazioni dei redditi si suddividono in due tipi. Il primo tipo riguarda i controlli limitati alle variazioni dei dati precompilati, che devono essere effettuati entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.

Il secondo tipo di controllo è generalizzato nel caso di presentazione del modello 730 o del modello Redditi PF tramite intermediari o sostituti d’imposta. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate può richiedere tutti i documenti relativi ai dati dichiarati e alle spese agevolate, anche se già noti all’amministrazione fiscale.

Violazioni formali e conseguenze

Le violazioni di natura formale nella dichiarazione dei redditi non comportano automaticamente la perdita delle agevolazioni fiscali, ma solo per l’irregolarità o l’omissione riscontrata. Tuttavia, se le violazioni sono rilevanti per l’erogazione degli incentivi, la decadenza si applica solo all’intervento specifico irregolare o omesso.

Inoltre, nel caso in cui venga accertata la mancata sussistenza dei requisiti che danno diritto a detrazione d’imposta, oltre al recupero delle somme indebite, saranno applicati anche interessi e sanzioni.