Detrazione per le tasse universitarie: come ottenerla?

Il diritto all’istruzione è fondamentale ma non tutti possono permettersi l’istruzione che desiderano; se per le università pubbliche i costi sono contenuti, per le università private le rette sono spesso molto costose: esiste comunque la possibilità di ottenere una detrazione, come dettagliato dall’Agenzia delle Entrate.

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Come già sottolineato, il diritto allo studio è fondamentale e infatti, i governi dovrebbero mettere in atto politiche per garantire a chiunque di avere accesso a un’istruzione.

In Italia, per quanto riguarda le Università statali, le spese sono del tutto detraibili, a seconda dell’ISEE dello studente. Per quanto invece riguarda gli atenei non statali italiani, non sempre e non completamente si possono pagare tasse meno alte.

Ciò però non significa siano totalmente assenti possibilità per avere una detrazione. A definire nel dettaglio regole e funzionamento delle detrazioni sia per le università statali che non statali, è l’art. 15, Co. 1, Lett. E) del TUIR, il quale prevede la possibilità di detrarre dall’imposta lorda Il 19% delle spese sostenute per frequentare i corsi.

Detrazione atenei non privati: cosa sapere

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Le tasse e i contributi di iscrizione per corsi di laurea, post laurea, istituti tecnici superiori, corsi di perfezionamento, master universitari, corsi di dottorato di ricerca, corsi presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali, rientrano tutte tra le somme che danno diritto ad una detrazione IRPEF del 19%, ma per un importo non superiore a quello stabilite annualmente con Decreto del Ministero dell’Istruzione (MIUR),  che ogni anno considera anche gli importi medi delle somme e contributi dovuti da università statali.

Per quanto riguarda quest’anno, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MIUR lo scorso 14 febbraio, in cui si leggono gli importi massimi previsti per la detrazione delle spese sostenute per Università non statali.

Si precisa infine, che le spese detraibili per istituti non statali in Italia sono le seguenti:

  • immatricolazione ed iscrizione ai corsi
  • soprattasse per esami di profitto e laurea
  • tasse per la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea
  • tasse per la ricongiunzione di carriera
  • la spesa effettuata per l’iscrizione all’appello di laurea
  • le spese per il rilascio della pergamena
  • i costi di frequenza a corsi singoli