Decreto carburanti: oggi in vigore tra proteste e malcontento

Entra oggi in vigore il decreto carburanti licenziato dal Consiglio dei Ministri e molto discusso negli ultimi giorni anche perché ben poco accettato dai gestori dei distributori.

Carburanti

Come annunciato ieri dopo la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entra oggi in vigore il decreto carburanti: multe salate per coloro che non rispetteranno le nuove norme, tra i motivi per cui molti gestori hanno già detto che sciopereranno tra dieci giorni, per protestare contro le scelte del Governo.

Pochi giorni fa una nota diffusa dalle associazioni Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio denunciava:

Azioni politiche irresponsabili e di inusitata gravità nei confronti di una intera categoria di onesti operatori economici che basano la loro attività su un margine fisso pro litro di 3 centesimi lordi al litro, garantendo allo Stato, a proprio rischio e pericolo, in alcuni casi della vita, un introito di circa 40 miliardi l’anno di gettito.

Lo sciopero dei benzinai è poi stato congelato, in attesa della lettura del testo del decreto, dopo il vertice a Palazzo Chigi con i sindacati dei gestori dei distributori. Sullo sciopero, che era stato indetto,

Per porre fine a questa ‘ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete;

Si attendono novità e intanto oggi, entrano in vigore le nuove norme.

Decreto carburanti: da oggi, 30 giorni per adattarsi

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Le norme che hanno generato malcontento e forme di protesta entrano ufficialmente in vigore oggi. Ai distributori sarà dato un massimo di 30 giorni per adeguarsi alle nuove disposizioni, altrimenti si rischiano multe dai 500 fino a 6mila euro. Non solo, ma per chi violerà più volte le nuove regole, ci sono conseguenze ben peggiori: dalla terza violazione può infatti essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore ai sette giorni e non superiore ai 90 giorni.

I cambiamenti che i gestori dovranno apportare riguardano innanzitutto la “trasparenza” sui prezzi di benzina e gasolio; in massimo un mese di tempo i gestori dovranno avere esposto un cartello che mostri il prezzo medio dei carburanti calcolato di giorno in giorno dal ministero per le Imprese.