Congedo di paternità: chi può richiederlo e come fare domanda

20/03/2023

Sempre più papà decidono di fare richiesta per il congedo di paternità, che ha visto aumentare le domande nel corso degli ultimi anni. Come funziona questo congedo e come inoltrare la domanda? Vediamo insieme a chi spetta, cosa prevede e quali sono le modalità per poterne beneficiare quando arriva un bambino! 

pexels-dominika-roseclay-1166990

Il congedo di paternità è diventato sempre più una normalità negli ultimi dieci anni. Secondo i dati riportati dalle statistiche – prendendo in considerazione il periodo di tempo citato – l’utilizzo del congedo di paternità ha avuto un’impennata del 38%. Parlando di numeri e cifre, circa 155mila padri hanno richiesto il congedo nel 2021: un dato che è destinato a salire vista l’esigenza sempre più importante di riuscire a garantire un giusto equilibrio tra gli impegni lavorativi e la presenza in famiglia, soprattutto nel momento in cui nasce un bambino.

Cosa prevede, nel dettaglio, il congedo paternità e come si può inoltrare la domanda per poterne usufruire? Vediamo nel dettaglio come funziona!

Congedo di paternità: cos’è e come funziona

Il congedo di paternità può essere richiesto dai padri – lavoratori dipendenti – entro cinque mesi dalla nascita del figlio oppure, nel caso in cui ci sia stata l’adozione di un minore, entro cinque mesi dal momento in cui il bambino ha fatto il suo ingresso nel nucleo familiare. Il periodo di congedo previsto è di 10 giorni, durante i quali il lavoratore ha diritto al 100% della retribuzione.

Le modalità di domanda sono diverse a seconda dell’ente che eroga l’indennità al lavoratore. Perciò la domanda dovrà essere inoltrata all’INPS oppure al datore di lavoro, in base a chi verserà la retribuzione fissata al 100%.

Inoltre, va specificato che la richiesta di congedo di paternità deve essere inoltrata con almeno 15 giorni di anticipo rispetto a quando si intende sfruttare l’agevolazione. Nel caso in cui si voglia allungare il periodo da dieci a undici giorni, è possibile farlo ma solo a patto che la madre rinunci a sua volta ad un giorno del suo congedo di maternità.