Cina, allarme contagi: ipotesi restrizioni per chi viaggia

28/12/2022

Prosegue l’ondata di contagi in Cina che sta portando grande preoccupazione al paese e più in generale in tutto il mondo. Il rischio è che si possa diffondere una variante di pericolosità maggiore, per questo diversi paesi – come gli Stati Uniti – stanno pensando di attivare percorsi speciali per chi viene dalla Cina.

pexels-polina-tankilevitch-3873188

La Cina è di nuovo stretta nella morsa del Covid. Nelle ultime ore sono saliti i contagi, tanto da generare preoccupazione in tutto il mondo. Esattamente come accaduto durante la prima ondata della pandemia, il rischio concreto è che una nuova variante si possa diffondere negli altri paesi partendo proprio dalla Cina.

Secondo quanto riportato dai media locali, le strutture sanitarie cinesi sarebbero sotto pressione a causa dell’aumento dei contagi (da 100 a 450/500 al giorno). In particolare ad essere coinvolti sarebbero stati gli anziani e le persone più fragili.

Per evitare una nuova ondata globale, diversi paesi, tra cui anche l’Italia, stanno pensando a misure specifiche per chi arriva dalla Cina.

Cina: tampone obbligatorio per chi si sposta?

Come già fatto dai paesi circostanti, ovvero Giappone, India e Malesia, anche gli Stati Uniti stanno pensando di prevedere un tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina. La misura sarebbe necessaria per “proteggere il popolo americano” da una nuova ondata di contagi, dovuti probabilmente all’allenamento delle misure di protezione individuale e sanitarie volute dal governo cinese.

Anche in Italia si cerca di tutelarsi dall’arrivo di una variante che potrebbe portare a rafforzare nuovamente la circolazione del virus. Con la popolazione per lo più vaccinata, dovrebbero bastare i richiami per riuscire a debellare nuovamente il virus, ma la precauzione non è mai troppa. E così, a Malpensa, è stata introdotta la disposizione di effettuare un tampone per tutti coloro che arrivano dalla Cina.

In vigore fino al 30 gennaio, la misura non è obbligatoria, ma serve ad esaminare eventuali varianti che potrebbero arrivare nel nostro paese.