Cialde di caffè contaminate: il Ministero della Salute allarma i consumatori
Non si fermano gli allarmi in tema di contaminazione alimentare. Nelle ultime ore il Ministero della Salute ha lanciato un allarme ai consumatori: alcuni lotti di Caffè Trombetta sarebbero stati contaminati e presenterebbero un livello eccessivo di ocratossina, pericolosa per i consumatori.
Un nuovo allarme in tema di contaminazioni alimentari è giunto dal Ministero della Salute nelle ultime ore. Il prodotto in questione sarebbero lotti di cialde e capsule da caffè. Nello specifico a non rispettare i limiti di legge sarebbe il livello di una sostanza chiamata ocratossina, una sostanza che provoca cancro ai reni se consumata in dosi eccessive.
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte delle case produttrici, per ora solo in via precauzionale, di alcuni lotti di cialde e capsule da caffè che potrebbero essere state chimicamente contaminate. I lotti dei prodotti interessati sono i seguenti:
Espresso arabica in capsule compatibili a marchio Caffè Trombetta, in confezioni da 10 capsule (55 grammi), con il numero di lotto 02AD07B e il termine minimo di conservazione (Tmc) 07/02/2024;
Espresso arabica in capsule compatibili a marchio Lo Zio d’America, in confezioni da 10 capsule (55 grammi), con il numero di lotto 01CD07B e il Tmc 07/02/2024;
Espresso arabica in capsule compatibili a marchio Lo Zio d’America, in confezioni da 50 capsule (275 grammi), con il numero di lotto 02CD05B e il Tmc 05/02/2024.
Capsule di Caffè: livelli di ocratossina sopra ai limiti di legge, ritirati i lotti
Il Ministero della Salute ha ufficialmente invitato chiunque avesse acquistato i prodotti appartenenti ai lotti indicati qui sopra a riportarli al più presto al punto vendita dove acquistati.
I prodotti per caffè incriminati sono stati prodotti dall’azienda Caffè Trombetta Spa nello stabilimento di via Castelli Romani 132, a Pomezia, nella città metropolitana di Roma Capitale. La stessa azienda ha richiesto immediatamente il ritiro dei lotti in questione.
L’ocratossina trovata in questi lotti è fuori dai livelli consentiti dalla legge. Si tratta di una micotossina pericolosa per la salute: può provocare danni all’intero organismo, poiché si lega alle siero-albumine del sangue. Nell’Unione europea esistono limiti rigidi al contenuto in ocratossina A in cibi e mangimi, mentre la sostanza non è sottoposta a nessun limite negli USA.