Brasile: aperta un’inchiesta per genocidio degli indigeni
Il Ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza brasiliano, Flávio Dino, ha appena aperto un’inchiesta per indagare sul crimine di genocidio e crimini ambientali nella Terra Indigena Yanomami, a Roraima.
A partire da domani, lunedì 23 gennaio 2023, la polizia federale darà il via alle indagini per determinare i responsabili delle violenze inflitte agli indigeni Yanomami, e del danno alle loro terre , oggi invase dai minatori.
Per Flávio Dino, Ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza esistono “Forti indicazioni del crimine di genocidio” viste le “Sofferenze criminali inflitte agli Yanomami”.
L’ordine dell’apertura dell’indagine sui presunti reati di genocidio e crimini ambientali nella regione del popolo Yanomami (Roraima) è giunto dopo che il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva si è recato nel Roraima per affrontare l’emergenza della popolazione indigena colpita da una grave crisi. Sia dal punto di vista sanitario che alimentare e ambientale causata, gli Yanomami stanno vivendo le conseguenze della presenza invasiva dei garimpeiros, ovvero i minatori e cercatori d’oro illegali.
Una delle conseguenze delle miniere riguarda le terre che sono state contaminate, così come lo è stato l’acqua, a causa del mercurio utilizzato, motivo per cui la comunità ha difficoltà a reperire cibo. I garimpeiros erano stati “facilitati” dalle iniziative dell’ex presidente, Bolsonaro, ma ora il nuovo governo vuole rendere giustizia.
Finalmente giustizia per i popoli indigeni?
Negli ultimi anni la situazione di crisi che gli Yanomami stanno vivendo non solo ha portato a ingenti danni ambientali ma alla morte di circa 570 bambini.
E Lula ha riconosciuto la situazione tragica in cui si trovano gli indigeni, visitando i territori in cui vivono: “Quello che ho visto qui è disumano”, ha dichiarato Lula da Silva, riservando anche un commento all’ex presidente, affermando “Se fosse venuto qui una volta, forse queste persone non sarebbero state abbandonate così”.
Lula, ha dunque firmato un decreto che istituisce un comitato di coordinamento nazionale che avrà 90 giorni di tempo per discutere azioni a sostegno degli Yanomami..
L’attuale presidente del Brasile sembra dunque voglia salvaguardare la terra indigena Yanomami, dopo anni di ingiustizie e violenze. Lula intervistato dai media locali ha detto di volersi impegnare per mettere un freno all’illegalità
Anche Sonia Guajajara, ministro dei popoli indigeni, è intervenuta dopo avere visitato il territorio Yanomami:
Siamo venuti qui in questa delegazione per verificare questa situazione e anche per prendere tutte le misure opportune per noi per risolvere questo problema. Dobbiamo ritenere responsabile la precedente dirigenza per aver permesso che questa situazione peggiorasse fino al punto di arrivare qui […].