Bonus verde 2023: requisiti, domande aperte, interventi ammessi

11/03/2023

Prorogato almeno fino al 2024, il bonus verde previsto dal governo Meloni è un’agevolazione che può essere richiesta dai cittadini che hanno intenzione di fare interventi che riguardano terrazzi, balconi oppure le aree verdi intorno al proprio immobile. Vediamo insieme quali sono i requisiti per accedere all’agevolazione e come si può fare domanda. 

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Il bonus verde può essere richiesto anche nel 2023 – grazie alla proroga stabilita dal governo Meloni, che ha deciso di prevedere l’agevolazione almeno fino al 2024. Stiamo parlando di una detrazione che può essere richiesta per le spese che interessano giardini, balconi, terrazze o più in generale le aree verdi di pertinenza al proprio immobile.

Per un massimo di 5.000 euro di spesa per gli interventi sopra indicati, si può ottenere una detrazione IRPEF pari al 36%. Per richiedere il bonus verde non è necessario aver presentato l’ISEE, per cui è possibile accedervi senza dover rientrare in una specifica fascia di reddito. La domanda può essere presentata dai proprietari, inquilini in affitto, usufruttuari, persone con comodato d’uso dell’immobile o titolari di nuda proprietà.

Bonus verde 2023: gli interventi ammessi

Possono rientrare nell’agevolazione tutte le spese che sono state effettuate per gli interventi come:

  • sistemazione a verde di aree esterne private;
  • realizzazione di impianti per l’irrigazione o pozzi;
  • realizzazione di giardini pensili;
  • realizzazione di allestimenti, fioriere per balconi e terrazzi;
  • manutenzione e progettazione degli interventi che sono stati elencati.

Nel momento in cui vengono svolti i lavori, i cittadini devono “anticipare” il pagamento, per poi poter usufruire della detrazione dell’IRPEF che verrà concessa nel momento in cui si accerteranno le spese effettuate – da pagare sempre con modalità tracciabile per poter poi comunicare tutto all’Agenzia delle Entrate.

La detrazione viene applicata in fase di dichiarazione dei redditi, per un massimo di spesa di 5.000 euro, con un risparmio per i cittadini che può arrivare a 1.800 euro per unità immobiliare.