Bonus spesa 2023, carta risparmio: cos’è e come funziona

27/04/2023

A partire dal luglio 2023 le famiglie italiane potranno usufruire di una nuova agevolazione per contrastare l’aumento dei prezzi, in particolare quelli dei beni di consumo di prima necessità. Il governo ha approvato la formula della carta spesa 2023: vediamo insieme come funziona e quali sono i requisiti per ottenerla.

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Si chiama “carta risparmio spesa“, e sarà attiva a partire dal luglio 2023, come previsto dal governo in fase di approvazione della legge di bilancio. Si tratta di una misura a sostegno delle famiglie e dei cittadini italiani che nell’ultimo periodo si sono trovati a dover fare i conti con i rincari dei beni di consumo di prima necessità, tra cui anche quelli alimentari.

Come funziona la carta risparmio spesa e quali sono i requisiti per poterla richiedere, utilizzando così i benefici previsti? Vediamo insieme nel dettaglio come funziona questo “bonus spesa“!

Bonus spesa: come richiederlo?

La carta risparmio spesa potrà essere richiesta dai cittadini che hanno un reddito Isee inferiore a 15mila euro. Proprio perché si tratta di un’agevolazione che va di pari passo con il reddito, non sarà necessario presentare domanda per ottenere questo bonus, che invece verrà erogato in maniera automatica dal proprio Comune di residenza, che terrà conto della situazione reddituale dei propri cittadini.

L’importo previsto per la carta risparmio spesa è di 382,50 euro, che saranno a disposizione del cittadino per l’acquisto di beni alimentari. Entro il 15 settembre, chi riceverà la carta, dovrà effettuare almeno un pagamento. Una volta terminato l’importo disponibile, non sarà possibile ricaricare la carta.

Va sottolineato, inoltre, che non basta il requisito del reddito per poter accedere a questa agevolazione. Sarà infatti necessario che tutti i membri del nucleo familiare siano regolarmente iscritti all’anagrafe della popolazione residente. Non solo, la carta risparmio spesa non è compatibile con altre forme di sostegno come il Reddito di Cittadinanza oppure la Naspi. Bisogna quindi fare attenzione a non richiederle contemporaneamente.